A un anno dallo scoppio della guerra

Gli ucraini ospitati a Lentate: "Vogliamo integrarci"

La Giunta ha fatto visita ai 28 profughi alloggiati nella frazione di Copreno.

Gli ucraini ospitati a Lentate: "Vogliamo integrarci"
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C’è chi, in possesso di una laurea, ha trovato lavoro come assistente alla poltrona e chi una professione ancora non ce l’ha ma la sta cercando. E poi ci sono i bambini, che si sono ben inseriti nelle scuole di Lentate.

Una trentina i profughi ucraini ospitati a Copreno

A quasi un anno dallo scoppio della guerra, sono una trentina i profughi ucraini ospitati a Copreno, frazione di Lentate: 22 in Villa Immacolata Clerici, in via Triste, e 8 nell’alloggio comunale allestito sopra la sede del Gruppo Alpini, in via Trento (oltre a quelli che sono stati accolti sul territorio da parenti o da privati che hanno messo a disposizione i loro locali). Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha fatto visita a entrambe le realtà.

"Hanno espresso la volontà di proseguire il percorso di integrazione"

Il sindaco Laura Ferrari si è confrontata con loro:

Abbiamo parlato a lungo con gli ospiti, in prevalenza donne e bambini - spiega il sindaco Laura Ferrari - Ci hanno raccontato delle loro sofferenze e paure ma hanno anche espresso il desiderio di proseguire nel percorso di integrazione intrapreso, basato sul rispetto della nostra cultura e sul lavoro.

"Grazie alla cooperativa e alle assistenti sociali"

Ringraziamo le assistenti sociali, le mediatrici culturali e il personale della cooperativa, che lavora con grande sensibilità e passione - aggiunge il vicesindaco nonché assessore alle Politiche sociali Marco Boffi - Gli operatori li stanno assistendo dal punto di vista psicologico ed educativo, raccogliendo le loro impressioni ed esigenze e cercando di rendere la loro permanenza la più serena possibile.

Prossimamente arriveranno altri ucraini

Ai 22 ucraini ospitati in Villa Immacolata, in una struttura attigua alla casa di riposo per suore anziane, prossimamente se ne potrebbero aggiungere altri venti. L’appartamento comunale in via Trento, invece, al momento non può ospitare altre persone.

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