Golf club «inaccessibile», concessione sotto la lente
Scaduto oggi l’avviso pubblico del partenariato proposto dal Golf Club Milano. C’è una piccola apertura per rendere l’impianto più fruibile
Entro pochi giorni il dado sarà tratto. La proroga al Golf Milano scadrà a fine mese e oggi, 27 marzo 2024, si è chiuso anche l’avviso pubblico per il partenariato pubblico-privato per la concessione dell’area del Parco di Monza da parte del Consorzio del Parco e della Villa Reale.
Golf club "inaccessibile"?
Quanti speravano in una maggiore accessibilità dell’impianto dovranno ricredersi. Dal documento definitivo è scomparso il dettaglio sull'accesso pedonale a titolo gratuito per un numero di giornate almeno pari al periodo di chiusura (1 giorno non festivo a settimana e, nel periodo invernale, almeno 25 giorni consecutivi) giornate in occasione delle quali il sedime del complesso sportivo avrebbe dovuto esser fruibile a chiunque e l'impegno del Golf ad assicurare una maggiore accessibilità e fruibilità a scuole, associazioni ed enti che si occupano di inclusività e/o di sostegno ai giovani, agli anziani.
«É inaccettabile che una struttura pubblica venga data in gestione ad una associazione, che la voglia utilizzare per fini esclusivamente privati. Non è tollerabile che un bene pubblico dato in concessione non possa essere accessibile a chiunque, ma solo ad un gruppo ristretto di cittadini, selezionati non si sa bene secondo quali criteri», ha tuonato Marco Fumagalli, ex consigliere del M5S.
Inevitabilmente sono arrivate le critiche da chi da anni chiede più attenzione al valore del Parco, non solo il Comitato La Villa Reale è anche mia e gli ambientalisti, ma pure i Cinque Stelle che tramite la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Paola Pizzighini hanno ribadito che l’uso degli impianti sportivi deve essere garantito a tutti. Facendo riferimento a una normativa in tal senso, Pizzighini ha chiesto così l’intervento dell’Organismo Regionale per le Attività di Controllo.
Le richieste del M5S sul Golf
«Il D. Lgs. 28 febbraio 2021, n. 38 prevede che “L’uso degli impianti sportivi in esercizio da parte degli enti locali territoriali è aperto a tutti i cittadini e deve essere garantito, sulla base di criteri obiettivi, a tutte le società e associazioni sportive” - ha spiegato Pizzighini - Questa norma sarebbe in contrasto con il vigente Statuto del Golf Club Milano disponibile su internet datato 2018, quale soggetto proponente, che prevede l’ammissione dei soci effettivi deve avvenire dopo che gli aspiranti soci abbiano presentato alla segreteria del club una domanda di ammissione, sottoscritta da quattro soci vitalizi, in qualità di presentatori. I soci presentatori devono conoscere personalmente il candidato e garantire sulle sue qualità morali, civili e sportive».
Da qui la richiesta di un intervento di Orac per chiedere che l’organismo di vigilanza entri nel dettaglio della vicenda e che approfondisca la modalità di gestione. «Se necessario imponendo una modifica della convenzione al fine di allinearla alla normativa di legge, in modo che chiunque possa accedere alla pratica sportiva del golf, oltre a garantire l’accesso alla struttura a tutti i cittadini come normalmente avviene per i centri sportivi pubblici dati in concessione», aggiunge.
La concessione del Golf è scaduta il 31 dicembre 2022, è stata prorogata di un anno come già previsto e poi ancora fino al 31 marzo.
Il nuovo bando
Il nuovo bando, però, prevede già alcune novità, a cominciare dal canone di almeno 700mila euro, per 7 anni, rinnovabile per ulteriori 7. Il tutto - ovviamente - nel rispetto del Masterplan per Villa Reale e Parco che prevede l’impegno alla valorizzazione del compendio immobiliare e in particolare della Club House che si trova all’interno del Complesso Sportivo; la riqualificazione del patrimonio arboreo; lo sviluppo dell’attività agonistica e la promozione del Golf consentendo la fruibilità del complesso sportivo anche a soggetti non giocatori.
Nella proposta avanzata dal Golf Club Milano c’è quindi anche l'impegno del Golf a ottenere la certificazione di sostenibilità Geo, di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso sportivo e del patrimonio, incluso quello arboreo e a realizzare, ogni anno, piantumazioni per almeno 30mila euro, anche al di fuori dell'area di concessione.
Inoltre al concessionario, andrà il compito della realizzazione, a sua cura e spese, di un vivaio (qualora assentito e tecnicamente fattibile). C’è poi l’impegno ad assicurare una accessibilità del complesso e delle attività sportive e ad assicurare, mediante un percorso pedonale ad hoc, il libero accesso al pubblico, per tutta la durata della concessione, all'area della Roggia della Pelucca, provvedendo, in collaborazione con Università, enti di ricerca e associazioni a installare apposite indicazioni di percorso e cartellonistica esplicativa che contribuiscano al mantenimento e alla valorizzazione culturale identitaria della Roggia, collaborando alla sua valorizzazione.
Il Golf club infine dovrà provvedere all’organizzazione, di 1 evento golfistico internazionale ogni 5 anni e 1 evento golfistico nazionale ogni 2 anni. Tutto ciò però non basta a chi da anni ha messo l’area in concessione sotto le lente.