Guerra in Ucraina: dopo il calcio, anche la cultura a fianco di Kiev
Sulla balconata di Palazzo Vittorio Veneto è apparso il vessillo giallo e azzurro. Il messaggio dei due sindaci
Proseguono le iniziative a sostegno della popolazione coinvolta dalla guerra in Ucraina. A Lissone la bandiera del Paese è apparsa sulla facciata della biblioteca civica.
Guerra in Ucraina: la solidarietà
Una bandiera con i colori dell'Ucraina, insieme a quella della pace e accanto allo striscione di Amnesty International per Giulio Regeni, è apparsa nel weekend anche a Lissone sulla facciata di Palazzo Vittorio Veneto.
Un simbolo di solidarietà nei confronti della popolazione civile coinvolta nel conflitto è quindi apparso sull'edificio di piazza 4 Novembre, che ospita le biblioteche della città.
Questa mattina, stessa ora, medesimo caffè e stesso tragitto di tutti i giorni. La testa già sulle attività da fare, tutto apparentemente uguale. Poi la radio parla di invasione, di truppe, di guerra iniziata. Sul cellulare arrivano immagini di bombardamenti. Questi termini incominciano ad entrare nella mia mente e nel mio cuore. Esattamente due anni fa abbiamo incominciato a parlare di pandemia oggi sentiamo parlare di qualcosa che speravamo fosse per noi circoscritto nella sfera della memoria e delle celebrazioni. Sento una grande tensione che si scarica su uno Stato europeo e che dimostra un esercizio di potere con una forza inaudita. Guerra che si svilupperà anche sul piano economico e commerciale. Guerra, come tutte le guerre, che porterà sofferenza, povertà, morte. Io non mi riconosco nella azione di distruzione. Solo la situazione di pace porta benessere e sviluppo. Credo fermamente che le nostre azioni debbano essere libere dall'odio e dalle prevaricazione.
Questo era stato il commento del sindaco Concetta Monguzzi all'indomani dell'avvio dell'invasione da parte delle Forze armate russe all'interno dei confini ucraini. Un messaggio che si unisce a quello dei giovani campioni della Polisportiva San Giuseppe Artigiano.
Il messaggio da Vedano
Anche nella piccola Vedano al Lambro, l'Amministrazione ha voluto esprimere la sua solidarietà nei confronti della popolazione colpita dall'offensiva.
Non si può rimanere indifferenti davanti a quanto sta succedendo in Ucraina. Non si deve. Non si può tacere per convenienza. I missili non sono sempre "intelligenti ". Le bombe non portano giustizia, ma morte. Uniamoci senza distinzioni di parte all'appello del Santo Padre. Alle volte basta poco, magari un niente. Cose semplici come un pensiero, una preghiera, un gesto di solidarietà.
Questo è stato il messaggio del sindaco Marco Merlini.
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