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"Ho pagato 18mila euro per un’auto che non ho mai visto"

In Tribunale a Monza la testimonianza di una ex cliente dell’autosalone Antonini di Varedo durante il processo a cinque ex venditori

"Ho pagato 18mila euro per un’auto che non ho mai visto"
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"Ho pagato 18mila euro per un’auto che non ho mai visto". In Tribunale a Monza la testimonianza di una ex cliente dell’autosalone Antonini di Varedo durante il processo a cinque ex venditori

Auto pagata ma mai consegnata

I soldi, quasi ventimila euro, versati con un bonifico. L’automobile promessa mai arrivata.

"Ho pagato più di 18mila euro per una 500 L che non ho mai visto. Nel frattempo avevo demolito la mia auto e, quando mi sono lamentata, mi hanno dato un’auto di cortesia, una Peugeot 206, senza assicurazione".

E’ la testimonianza resa giovedì scorso da una 34enne di Turbigo, una delle decine di clienti che stanno sfilando davanti ai giudici di Monza al processo per la presunta maxi truffa dell'ex autosalone Antonini di Varedo.

A processo cinque ex venditori

Sono cinque gli ex venditori dell’Autosalone Antonini imputati, in una vicenda che ha già visto la condanna con il rito abbreviato dei due fratelli Antonini.

"Nel giugno 2017 mio marito ha visto su un sito internet che pubblicizza la vendita di auto l'annuncio che all'autosalone Antonini avevano in promozione le 500 L con un finanziamento di 267 euro al mese, che poi venivano rimborsati se si accettava di applicare la pubblicità sulle portiere - ha raccontato in aula la donna - Siamo andati a chiedere in autosalone a Varedo, e ci hanno detto che era vero. Ho pagato 650 euro di caparra e, al luglio seguente, mi hanno chiamato dicendo che l'auto era arrivata ma era in garage per mettere la pubblicità e che dovevo pagare il saldo di 18mila euro in fretta perché le auto stavano andando a ruba. Ho deciso di non fare il finanziamento e ho pagato tutto con un bonifico".

Già condannati i fratelli Antonini

Nel mese di aprile quest’anno, il tribunale ha condannato a tre anni, cinque mesi e 20 giorni di reclusione i fratelli Giuseppe e Mauro Antonini di Varedo, sui quali pendeva una richiesta di condanna a 7 anni di reclusione per le truffe delle mancate vendite di auto nell’autosalone di Varedo (nei loro confronti era già stata pronunciata di condanna per reati di bancarotta che è andata in continuazione con quella emessa dal gup Francesca Bianchetti), in un processo che vedeva 58 parti civili costituite ciascuna delle quali ha ottenuto il diritto ad un risarcimento tra i 10 e i 14mila euro ciascuno, secondo quanto riferito ieri da fonti legali. Ora si sta celebrando il processo con il rito ordinario ai venditori che hanno scelto di andare a dibattimento. La prossima udienza è prevista a novembre.

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