I campanari e una Messa per il compleanno di Desio
Grandi festeggiamenti per i 100 anni del titolo "città di Desio". Le parole del sindaco: "Una città davvero speciale".
Iniziati i festeggiamenti per l’atteso "compleanno" di Desio, che cento anni fa, il 24 febbraio 1924, per decreto regio, è stata proclamata ufficialmente città.
Il concerto dei Campanari
Le celebrazioni si sono aperte alle 18 con il concerto del gruppo campanari della Basilica di Desio. Le otto campane suonate per l’occasione rappresentano un grande vanto per il Comune. "Le nostre campane ci sono invidiate in tutto il mondo – ha affermato il sindaco Simone Gargiulo, che ha partecipato al concerto insieme ai campanari – Ci sembrava più che corretto farle suonare proprio in questa splendida occasione".
L’apertura dei festeggiamenti è proseguita con la Messa nella Basilica dei S. Siro e Materno, celebrata da don Mauro Barlassina, alla fine della quale il primo cittadino ha preso la parola, dando ufficialmente inizio a questo importante anniversario.
"Una città di cui andare orgogliosi"
"Viviamo in una città speciale, alla quale viene facile volere bene. È ricca di bellezze che tutti ci invidiano: questa Basilica in cui ci troviamo oggi, la cui cupola è stata da poco riparata; la stupenda Villa Tittoni, per noi un grande vanto – ha affermato Gargiulo – È persino il luogo che ha dato i natali a Papa Pio XI, e non è da tutti poter affermare qualcosa di simile".
Il ricordo dell'ex sindaco Giampiero Mariani
Il sindaco ha proseguito citando alcune parole di Giampiero Mariani, primo cittadino dal 2005 al 2011, conosciuto e apprezzato da tutti i suoi concittadini. L’ex sindaco, in un libro che ripercorre la storia del Comune, a partire dalle origini, l’ha definito "la mia città, di cui conosco ogni singola strada e di cui conservo con molto piacere i ricordi che la memoria contiene. Sotto un’involucro di riservatezza cela un cuore generoso, cui non si addicono la superficialità e la fretta".
"Parole non mie, ma senza dubbio importanti – ha spiegato Gargiulo – Si tratta di una città grande, ormai contiamo più di 41mila abitanti, ma che riesce ancora a vivere come un paese, dove i rapporti umani contano ancora molto, e tutti si conoscono".