I genitori di Concorezzo dicono "no" alla privatizzazione dell'asilo comunale
Manifestazione delle famiglie che si sono schierate contro la decisione dell'Amministrazione comunale: dopo il corteo per le vie della città, i genitori sono stati ricevuti in Municipio dal sindaco
I genitori di Concorezzo dicono "no" alla privatizzazione dell'asilo comunale di via XXV Aprile. Proprio qui, da qualche minuto, è in corso una protesta da parte di alcune famiglie in seguito alla decisione annunciata la scorsa settimana dall'Amministrazione.
I genitori di Concorezzo dicono "no" alla privatizzazione dell'asilo comunale
La scelta, che diventerà esecutiva a partire dal prossimo anno scolastico, non è piaciuta a diverse famiglie, che infatti nel tardo pomeriggio si sono ritrovate fuori dai cancelli dello storico asilo con striscioni e cartelloni. Da qui sono poi partiti in marcia, sfilando per le vie della città, verso il Municipio, dove hanno consegnato al sindaco Mauro Capitanio una lettera.
Il contenuto della lettera
Uno scritto con cui, in sostanza, si lamenta in primis il mancato coinvolgimento delle famiglie in una decisione tanto importante per la vita della comunità.
"Caro sindaco, sono passati solo 3 anni dal nostro incontro nel salone dell’asilo comunale e noi non ci siamo dimenticati che, insieme all’assessore Borgonovo, ci rassicurava dicendo che la mancata sostituzione di una maestra prossima al pensionamento ed il conseguente accorpamento di tre classi non fosse assolutamente preludio di una chiusura della struttura - recita la missiva - Ci diceva anche, che il risparmio di spesa della maestra sarebbe stato investito in servizi per l’infanzia. Ci garantiva che di ciò avrebbe fornito tutti i dettagli ai genitori e ai cittadini. Noi le abbiamo dato fiducia, abbiamo creduto alle sue continue rassicurazioni e abbiamo consigliato ad altri genitori, anche quest’anno, di iscrivere i propri figli al “nostro” eccellente asilo. Ma ora sappiamo che questa fiducia è stata tradita e siamo stati presi in giro. Infatti, a sorpresa il 6 maggio, in una conferenza stampa, alla quale noi diretti interessati non siamo nemmeno stati invitati, senza nemmeno che di tale conferenza esista un comunicato stampa ufficiale (nonostante il risparmio di spesa della maestra non sostituita sia molto simile alla spesa per integrare nel suo organico una figura responsabile della sua comunicazione), ebbene, nonostante tutto ha annunciato alla stampa la chiusura della scuola comunale".
"Scelta irresponsabile"
Aldilà della mancata comunicazione, i genitori temono che dietro la privatizzazione ci possa essere la chiusura dell'asilo:
"Lei chiama la chiusura una scelta coraggiosa, noi pensiamo che il coraggio di annunciare la verità ed una decisione già presa, avrebbe dovuto averlo, insieme all’assessore, 4 anni fa di fronte a noi genitori e cittadini. Lei afferma che è una scelta presa con grande responsabilità, noi pensiamo che sia irresponsabile annunciare l’apertura di una sezione primavera al più tardi entro settembre 2022, apertura mai concretizzatasi. Noi pensiamo che ci voglia grande responsabilità nella gestione dei soldi pubblici, da qualsiasi fonte provengano. Evidentemente 80mila euro spesi per la messa a norma degli spazi di una sezione Primavera che mai vedrà la luce, secondo noi dimostrano una grande leggerezza nelle spese, non certo grande responsabilità. Lei la chiama scelta inevitabile, ma noi pensiamo che una scelta sia inevitabile quando sono state analizzate tutte le possibili alternative. Non ci risulta che ciò sia stato fatto, quantomeno non sedendosi al tavolo con i fruitori del servizio; gli spazi offerti dalla struttura sono tanti e certamente vi è modo di renderli redditizi. Lei dice che è stata fatta un'attenta analisi dei dati, noi pensiamo che se così fosse, questi dati sarebbero stati condivisi con grande trasparenza. Certamente in questi ultimi anni, come dice lei “abbiamo assistito a una progressiva riduzione dei bambini iscritti”, ma noi le diciamo anche che non poteva essere altrimenti, vista l’incertezza in cui si trova la scuola a causa degli annunci della sua Amministrazione. Però le diciamo anche che se questi dati, spesso citati e mai esibiti, fossero reali, allora abbiamo motivo di credere che la cessione ad un operatore privato, possa solo essere un infelice intermezzo di una reale e malcelata volontà di cedere o trasformare l’immobile a breve. E francamente pensiamo che non farà fatica a capire che, alla luce dei fatti, non possiamo più dare alcun credito al suo “Ovviamente non parliamo di una cessione dell'immobile". Noi pensiamo che sia propagandistico chiamare una chiusura un “passaggio ad un operatore privato”. Dovrebbe sapere lei per primo, che per annunciare una cosa del genere, non basta che ci sia un gestore potenzialmente interessato, ma occorre anche che questo gestore vinca la gara d’appalto. Pensiamo che sia altrettanto propagandistico comunicare che “Stanno emergendo emergenze legate ai bambini affetti da disabilità, all'assistenza educativa e ad altri servizi legati ai minori che assorbono investimenti sempre più cospicui da parte dell'Amministrazione comunale”. Aveva detto la stessa cosa in occasione del risparmio di spesa sulla maestra, ma non ci risulta che siano stati implementati servizi per l’infanzia.
"Il nostro asilo era un'eccellenza"
Secondo le famiglie, fino a oggi l'asilo comunale si è rivelato un'eccellenza del territorio grazie al lavoro condotto dalle insegnanti e su questo percorso era necessario investire maggiormente per il futuro:
"Fosse anche vero che ci sono queste necessità, ma un asilo comunale eccellente come il nostro, non pensa sia il miglior luogo sul quale investire per affrontare le disabilità, rilevare ed arginare tali disagi? Francamente non ci rassicura per niente che lei abbia parlato con il Provveditorato, peraltro che ha già chiuso una sezione dell’asilo statale. Non ci consola sapere che ci sia spazio in altre strutture, comunque qualitativamente diverse, per accogliere i nostri bambini. Per noi gli asili non sono solo spazi dove numericamente i nostri bambini possono essere inseriti. Le motivazioni dietro alla scelta di mandare il proprio figlio all’asilo comunale sono altre e ben più profonde, ma pensiamo che le conosca bene, avendo lei per primo, in passato, condiviso la stessa scelta dell’asilo comunale. Tutti i cittadini dovrebbero poter continuare a scegliere un servizio comunale eccellente. Servizio, peraltro, portato avanti in maniera eccellente da insegnanti coraggiose e determinate, che definiamo, loro sì coraggiose, vista l’incertezza nella quale si trovano in questi ultimi anni. Noi pensiamo che l’esempio sia il miglior modo per educare un bambino, ecco in questi anni la sua politica è stato un esempio di mancanza di coerenza e totale inaffidabilità. Noi protestiamo contro la chiusura della scuola comunale e contro la mancanza di coerenza e affidabilità di chi in questo momento ci sta governando"
L'incontro in Municipio
Dopo aver fatto capolino in piazza del Comune tra gli applausi, i genitori sono stati ricevuti all'interno del Municipio dal primo cittadino e dall'assessore Gabriele Borgonovo per un vertice sul tema durante il quale entrambe le parti faranno valere le proprie ragioni. Vertice che è in corso proprio in questi minuti.