Manifestazione

I grandi nomi del Rally "sgasano" in città nel ricordo di Lele

In mostra non solo le vetture, ma anche una collezione straordinaria di fotografie, tute e cimeli dei campionissimi delle quattro ruote

I grandi nomi del Rally "sgasano" in città nel ricordo di Lele
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Basta chiudere gli occhi per vederlo ancora lì, seduto al volante di quella Lancia Delta rosso fuoco, pronto a mordere l’asfalto e lo sterrato. Sono passati più di 25 dalla morte di Gabriele Brandazzi, per tutti semplicemente "Lele", nome che anche a distanza di tempo resta indissolubilmente legato al mondo dei motori.

I grandi nomi del Rally in città nel ricordo di Lele

E dei rally, grande passione del giovane di Villasanta, che nel fine settimana fa tappa proprio in città per un evento unico nel proprio genere organizzata e voluta proprio dall’associazione "Lele Forever". Il cortile di Villa Camperio si è riempito delle quattro ruote più iconiche del panorama rallystico nazionale e non solo, con le sale che invece hanno ospitato una grande collezione di immagini, storie, tute e cimeli appartenenti ai più grandi nomi delle quattro ruote di ieri e di oggi. Un’iniziativa straordinaria, resa possibile grazie alla passione di tre collezionisti doc come Ettore Pitonzo, Enrico Mapelli e Ugo Vicenzi. In cattedra, insieme a loro, sono saliti anche alcuni dei piloti che hanno scritto (o stanno tuttora scrivendo) la storia del rally italiano: Maurizio Verini, Rudy Dal Pozzo, Emanuele Sanfront e Simona Savastano, solo per citarne alcuni che hanno impresso il proprio nome nell’albo d’oro delle più prestigiose competizione motoristiche del nostro Paese.

Lele e quella passione per i motori

La manifestazione ha voluto rappresentare un vero e proprio tributo anche alla grande passione di Brandazzi per le quattro ruote, scoppiata fragorosamente nel 1994, anno della tragica morte di Ayrton Senna, suo grande idolo. E’ proprio in quel momento che scatta nel suo cuore la decisione di ingranare la marcia e cimentarsi in prima persona nel mondo dei rally insieme all’amico fidato Gianluca. I due prestano giuramento vestiti da piloti davanti a quella vecchia Lancia Delta rosso fuoco e quell’anno si iscrivono per la prima volta al 13esimo Trofeo Tazio Nuvolari. Lele passa dalla parte del pilota a quella del navigatore e, gara dopo gara, nel 1995 arriva la prima esperienza al celebre Rally di Monza, replicata poi fino al 1997, quando la leucemia bussa alla sua porta.

Una passione oltre la malattia

L’anno successivo, nonostante la malattia, il trapianto di midollo e le terapie sfiancanti, Lele si ripresenta ai nastri di partenza: per lui, però sarà l’ultima volta. Nel 1999 quel male devastante lo porta via per sempre, ma non cancella il ricordo di tanti amici del circuito, che nel corso del tempo avevano imparato ad amare quel ragazzo di Villasanta, curioso, determinato e soprattutto appassionato, con la benzina che scorreva nelle vene. Nasce così il "Memorial Lele", una corsa che, sempre all’interno del programma della manifestazione monzese, si sarebbe svolta regolarmente fino al 2018.

Gli orari della mostra

La mostra, inaugurata oggi sabato 10 maggio resterà aperta anche domani, domenica, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Nel cortile di Villa Camperio resteranno esposte anche le vetture da competizione.

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