Il caso della dipendente disabile a un passo dal licenziamento approda anche in Regione
Domenica Parisi, invalida al 67%, svolgeva la sua mansione all'interno della Stmicrolectronics da ben 24 anni. E' stata ritenuta non idonea alla mansione
Si torna a parlare del caso dell'operaia 50enne in forze da 24 anni alla Stmicrolectronics di Agrate, portato alla ribalta nelle scorse settimane dalle sigle sindacali Uilm e Usb. Il caso è quello di Domenica Parisi, invalida al 67%, che svolgeva la sua mansione all'interno dell'azienda brianzola da ben 24 anni. La 50enne è stata ritenuta non idonea alla mansione e ora è a un passo dal licenziamento.
La solidarietà di Movimento 5Stelle e Partito democratico
Il Movimento 5 Stelle, dopo aver comunicato la scorsa settimana, che il caso approderà con un'interrogazione all'attenzione del Governo ora annuncia, attraverso le parole di Paola Pizzighini, consigliera regionale M5S Lombardia, di aver portato il caso anche in Regione.
"Ho chiesto l’audizione della ST MICROELECTONICS di Agrate Brianza in commissione attività produttive, dopo aver appreso da fonti sindacali le angherie che una loro lavoratrice invalida sta subendo dall'azienda. La 50enne, invalida al 67%, che svolgeva la sua mansione all'interno dell'azienda da ben 24 anni, è stata ritenuta non idonea alla mansione, e quindi iniziata la procedura di licenziamento - ha fatto sapere Paola Pizzighini. L'azienda le comunica l’impossibilità di ricollocamento nella struttura di Agrate (con ben oltre 5.300 dipendenti) e anche in quella di Cornaredo (1.200 dipendenti), però le offrono una posizione lavorativa ad Arzano in provincia di Napoli (250 dipendenti e quasi tutti ingegneri), oppure a Marcianise in provincia di Caserta (250 dipendenti) o Catania (5100 dipendenti). E’ evidente che si tratta di un provvedimento punitivo per cui le istituzioni non possono restare indifferenti ma devono intervenire per tutelare la parte debole nel rapporto di lavoro. Com'è possibile che un’azienda di tali dimensioni non riesca a trovare una collocazione a una lavoratrice con una parziale inabilità? E’ inconcepibile e le istituzioni non possono tollerare tali provocazioni".
Il commento del coordinatore monzese del M5S
Pesante anche il giudizio di Marco Fumagalli, coordinatore monzese del M5S:
“Dopo i licenziamenti della Gianetti Ruote con una mail per la chiusura dell’azienda, non siamo disposti a tollerare oltremodo l’arroganza delle multinazionali che fanno profitti e sfruttano i lavoratori. Questa vicenda ha dell’incredibile e va oltre il semplice mobbing per sconfinare in atti di minaccia e persecuzione che gettano pesanti ombre sul concetto di sostenibilità che tante aziende sbandierano. La Corte costituzionale ha già invitato per ben due volte il legislatore a riordinare il sistema dei licenziamenti che si sta rivelando una vera tragedia per tanti lavoratori. Le istituzioni devono intervenire al più presto”.