Polemica a Meda

Il Centro anziani è chiuso da due anni, pensionati infuriati

La struttura di via Naviglio ha chiuso i battenti dopo il lockdown del 2020. Il vicesindaco: "Siamo al lavoro per riaprire il prima possibile".

Il Centro anziani è chiuso da due anni, pensionati infuriati
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Il Centro anziani di Meda è chiuso da due anni, pensionati infuriati.

Centro anziani chiuso da due anni

«Il Centro anziani è chiuso da due anni, ci avevano promesso che sarebbe stato riaperto ma è abbandonato a se stesso. E adesso noi pensionati dove andiamo? Siamo stati dimenticati». Sono delusi e amareggiati Carlo Mariani, 73 anni, Giovanni Adamo, 70, Antonio Marcon, 71, e Beatrice Buraschi, 57, che manifestano la propria rabbia anche in rappresentanza di un centinaio di pensionati che fino allo scoppio della pandemia frequentavano assiduamente il Centro anziani di via Naviglio.

"Funzionava benissimo, ma non è stato più riaperto dopo il lockdown"

«Funzionava benissimo, era frequentato da tante persone provenienti anche dai Comuni limitrofi», dicono rimpiangendo il passato, nettamente in contrasto con un presente ben rappresentato dalle bandiere sgualcite all’ingresso della struttura, dalle sedie accatastate all’interno, che è possibile scorgere dal cancello chiuso, dall’erba che cresce selvaggia là dove prima si organizzavano attività di giardinaggio con i bambini delle scuole. «Siamo davvero dispiaciuti perché prima del lockdown era un Centro che ci invidiavano tutti - ribadiscono - Quando era gestito dalla Giemme ristorazione era molto frequentato. La società non si occupava infatti solo del bar, ma preparava anche i pasti per il pranzo, qualcuno veniva a prenderli anche da asporto. Con pochi euro si mangiava benissimo».

Tante belle attività rimaste solo un ricordo

Non solo. Venivano organizzate tantissime attività sia al mattino che al pomeriggio, proprio per favorire la socializzazione: «Ginnastica dolce, corsi di ballo, serate danzanti, tornei di carte, gare di bocce, tombolate, festa dei nonni, del papà, di Carnevale. A Natale si allestiva il presepe, si mettevano gli addobbi e le luci. Venivano organizzati anche incontri formativi, come quello anti-truffe in collaborazione con i Carabinieri e le lezioni di computer per insegnare agli anziani le basi dell’informatica». Un Centro che grazie a un progetto promosso da un’addetta della Giemme aveva anche favorito lo scambio generazionale, facendo incontrare anziani e bambini che insieme piantumavano le essenze nell’area verde della struttura. Ora tutto questo è solo un bel ricordo.

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"L'Amministrazione faccia qualcosa, siamo stati abbandonati"

Il Centro non apre le sue porte dal marzo 2020, quando tutta l’Italia è entrata in lockdown. Ma anche dopo il periodo più buio della pandemia, quando gradualmente, nel rispetto delle norme anti-Covid, gli altri Centri anziani hanno riaperto, quello di Meda è rimasto chiuso. «Non capivamo come mai riaprivano quelli di Seregno, Seveso, Lentate e Cabiate e il nostro no - dicono i pensionati - Speravamo si muovesse qualcosa, ma a distanza di due anni la situazione è la stessa e noi per passare il tempo non possiamo fare altro che andare al bar. Ma è completamente diverso: il Centro anziani era un punto di ritrovo dove si instauravano relazioni significative e ci si teneva impegnati in attività ricreative e divertenti». A gran voce si rivolgono all’Amministrazione comunale chiedendo di trovare una soluzione «che possa conciliare la necessità di rispettare le norme anti-contagio con il nostro desiderio di tornare a ritrovarci, a sorridere insieme, a raccontarci le nostre esperienze. Vogliamo tornare a vivere».

Il vicesindaco: "Siamo al lavoro per riaprire il Centro anziani"

«Comprendiamo il disagio degli anziani - ha replicato l’assessore ai Servizi alla persona, Alessia Villa - A complicare la riapertura della struttura è stata la scadenza del contratto con cui la gestione del Centro era stata affidata alla Giemme. Scaduto nel 2020, in piena pandemia, lo abbiamo prorogato fino all’estate 2021. Poi avremmo dovuto indire un altro bando e questo ha complicato la situazione, a differenza degli altri Comuni che invece hanno potuto riaprire». Assicura però che «l’Amministrazione è al lavoro per riaprire il Centro il prima possibile».

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