Giovedì sarà l'ultimo giorno

Il centro vaccinale di Meda chiude i battenti

Oltre 36mila le dosi inoculate, anche ai profughi ucraini ospitati in città.

Il centro vaccinale di Meda chiude i battenti
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Il centro vaccinale di Meda chiude i battenti. Giovedì 31 marzo sarà l’ultimo giorno di attività dell'hub in corso della Resistenza.

Il centro vaccinale di Meda chiude i battenti, 36mila le dosi inoculate

Gestito dall’Auxologico Italiano, in collaborazione con il Comune di Meda, aveva aperto i battenti il 17 dicembre negli spazi della vecchia sede dell’Istituto. Inizialmente l’hub era aperto dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20, mentre a partire dal mese di marzo l’orario di attività è stato ridotto al mattino, dalle 8 alle 13. «Dal giorno dell’apertura (17 dicembre) a quello previsto per la chiusura (31 marzo) arriveremo a erogare oltre 36mila vaccini, che comprendono anche le quarte dosi per i pazienti immunocompromessi», spiegano da Auxologico.

Vaccini anche alla popolazione ucraina

Nelle ultime settimane la struttura ha garantito anche l’effettuazione dei vaccini anti-Covid ai cittadini ucraini che sono fuggiti dalla guerra e che hanno trovato ospitalità nel Comune. Ai profughi in arrivo sono stati effettuati anche i tamponi. «Auxologico è vicino alla popolazione ucraina - il commento di Mario Colombo, direttore generale di Auxologico - E mette a disposizione le proprie competenze sanitarie». Un grande ringraziamento, da parte del direttore, a tutto il personale e ai volontari impegnati in questi mesi nell’accoglienza dei cittadini e nella gestione delle vaccinazioni.

Il presidio diventerà un centro di riabilitazione

Con la chiusura del centro, Auxologico inizierà i lavori per riconvertire il presidio in un centro riabilitativo ambulatoriale, integrato con la nuova struttura di via Pace e con le altre sedi ambulatoriali e ospedaliere di Auxologico. «Si tratterà di una struttura riabilitativa di nuova concezione e innovazione - spiegano da Auxologico - Non sarà cioè un tradizionale centro per l’erogazione di singole prestazioni riabilitative, ma garantirà l’organizzazione di programmi multidisciplinari integrati di riabilitazione, sport e benessere. Permetterà di affrontare la riabilitazione a 360 gradi, sia dal punto di vista neuro-motorio che neuro-cognitivo, alimentare e di natura preventiva (con programmi di medicina dello sport e del benessere)».

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