Vimercate

Il Consiglio comunale approva la variante parziale al Piano di Governo del Territorio

Il provvedimento è stato approvato definitivamente con 11 voti favorevoli e 4 astenuti

Il Consiglio comunale approva la variante parziale al Piano di Governo del Territorio
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Lunedì 25 marzo, nel corso dell'ultima seduta di Consiglio Comunale convocato sull'argomento, è stata approvata la variante parziale al Piano di Governo del Territorio del Comune di Vimercate.

Il Consiglio comunale approva la variante parziale al Piano di Governo del Territorio

Il nuovo documento urbanistico, redatto a seguito di un percorso iniziato nel marzo 2022 con l’approvazione delle linee di indirizzo, si propone il perseguimento di alcuni obiettivi prioritari, ribaditi dal Vicesindaco Mariasole Mascia nella relazione all’aula:
- limitare il consumo di suolo attraverso la valorizzazione dell’ambiente costruito;
- potenziare il patrimonio ambientale e la qualità delle prestazioni ecologiche del suolo libero, consentendo al contempo la realizzazione di interventi edilizi funzionali e sostenibili, attraverso la rettifica di alcuni parametri entrati in vigore con la variante generale al PGT del 2020 e che si erano di fatto rivelati ostativi alla effettiva attuazione degli interventi;
- rilanciare e governare lo sviluppo economico della città.

Il provvedimento è stato approvato definitivamente dal Consiglio comunale con 11 voti favorevoli e 4 astenuti. 26 le osservazioni presentate dai cittadini, persone fisiche e società, per la maggior ritenute non pertinenti trattandosi di variante parziale. Dette osservazioni, ha tuttavia precisato il Vicesindaco, potranno comunque essere prese in considerazione nel corso della variante generale, il cui iter è di prossimo avvio e che consentirà di intervenire in maniera completa e strutturata su tutto strumento urbanistico e di aggiornarlo alla luce del mutato contesto economico e sociale e alle tematiche riguardanti le osservazioni presentate in questa occasione.

Le caratteristiche di questa variante hanno inoltre ottenuto l’assenso da parte di Regione Lombardia e della Provincia di Monza e Brianza che, come da prassi, l’hanno esaminata e controdedotta unitamente agli altri Enti, chiedendo all’Amministrazione di integrare il documento con le specifiche e con le indicazioni fornite, che sono state per lo più recepite.

Le indicazioni di Regione Lombardia e della Provincia

In particolare, le indicazioni di Regione Lombardia si sono concentrate sui seguenti aspetti:
- sulla opportunità di arricchire la qualificazione ecologica delle superfici permeabili, declinando specifiche azioni di piano nelle schede di dettaglio degli ambiti di trasformazione e delle aree di completamento e di riqualificazione, con l’indicazione delle misure di qualificazione ecologica ritenute idonee;
- sulla opportunità di mettere a sistema le aree verdi previste negli ambiti disciplinati dal documento di piano con quelle già esistenti e individuate dal piano dei servizi e con le nuove superfici destinate a depavimentazione, col fine di aumentare le relazioni tra rete verde e rete ecologica comunale.
Anche questa indicazione è stata recepita in quanto ritenuta in linea con le azioni e le finalità della variante, che si propone l’obiettivo di favorire la creazione di veri e propri polmoni verdi e il mantenimento delle unità ecosistemiche esistenti.

Le principali indicazioni ricevute dalla Provincia di Monza e Brianza sono state anch’esse accolte, in quanto coerenti con le finalità della variante. In particolare, è stata inserita l’esclusione dalla rete verde di ricomposizione paesaggistica della funzione logistica e della possibilità di attuare l’incentivo del 5% ed è stata recepita la richiesta di individuare, negli ambiti di trasformazione interessati dalla rete verde provinciale, la superficie permeabile minima in maniera possibilmente non frammenta e all’interno della stessa rete verde.

Il Vicesindaco ha quindi sottolineato come il confronto attivato con la Provincia sia stato occasione anche per sistemare alcuni aspetti e incoerenze tra PGT e PTCP e, in particolare, per ridefinire in contraddittorio con l’Ente gli Ambiti Agricoli Strategici.

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