Il cortometraggio Rosa sbarca al Festival di Venezia
La pellicola, realizzata dalla cooperativa La Meridiana, è stata proiettata alla 79esima edizione della Mostra del Cinema
Il cortometraggio Rosa, ispirato all'esperienza del Paese ritrovato di Monza, sbarca a Venezia per sensibilizzare sul tema dell'Alzheimer alla 79esima Mostra internazionale d’arte cinematografica.
Rosa: un film per sensibilizzare
L’Alzheimer è l’elemento centrale di questo cortometraggio che ha portato la vita di Rosa, la protagonista, in un oblio.
Stare accanto alle persone affette da questa malattia non significa solo prestare continua assistenza alla persona cara, ma cercare continuamente di stimolarla affinché possa ritrovare quella serenità ormai persa.
L’obiettivo della Cooperativa La Meridiana
Il cortometraggio è stato proiettato giovedì primo settembre alle 14 nello spazio Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior.
L’obiettivo dei creatori Marco Fumagalli, coordinatore dei servizi educativi de La Meridiana, e Marco Falorni, amministratore della casa di produzione Libero Produzioni, è quello di sensibilizzare l’attenzione verso questa patologia che colpisce sempre più famiglie.
Certamente la vita del Paese ritrovato, un vero e proprio villaggio che accoglie persone con Alzheimer, ha messo in luce la necessità di diffondere una nuova cultura della cura e di mantenere l’attenzione del grande pubblico sulla malattia del secolo: l’Alzheimer. Una malattia che colpisce oltre alle persone l’intera famiglia, un pianeta ancora ignoto, che necessita di cure competenti e specifiche. Il corto ha l’ambizione di generare alleanze fra linguaggi artistici diversi in modo che la sfera della malattia non rimanga relegata in un mondo di solitudine ed emarginazione.
Ha spiegato Marco Fumagalli, della cooperativa La Meridiana. Tutto il cortometraggio sarà accompagnato dalle voci dell'attore catanese Leo Gullotta e della cantante Silvia Cecchetti.
Il Paese ritrovato
Il cortometraggio prende ispirazione dal Paese ritrovato, un luogo - realizzato all'interno della Rsa San Pietro di viale Battisti proprio a Monza - nel quale le persone affette da Alzheimer possono vivere in tranquillità e sicurezza ritrovando la normalità che caratterizzava la loro vita prima che la malattia prendesse il sopravvento.
Il Paese ritrovato è un piccolo borgo nel quale le persone - in tutta sicurezza - vivono in appartamenti protetti ma possono muoversi in modo autonomo nella piazza, al caffè, nei negozi ed al cinema, così da condurre una vita normale, compatibilmente con la malattia, sentirsi a casa e ricevere nello stesso tempo le necessarie attenzioni.
Un luogo dove le persone con demenza sono libere di scegliere cosa fare del proprio tempo e ritrovano una dimensione di socialità che restituisce valore alla loro vita.
di Giorgia Meregalli
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