Il Gruppo Solidarietà Africa dona apparecchiature a due ospedali in Togo e Benin
Nuovi sistemi di anestesia-rianimazione grazie alla generosità della famiglia Scamazzo.
Il Gruppo Solidarietà Africa di Seregno dona apparecchiature a due ospedali in Togo e Benin.
Due sale operatorie in Africa grazie alla solidarietà
Il Gruppo Solidarietà Africa, beneficiando della generosità della famiglia Scamazzo, che ha voluto ricordare Francesco e Vittorio, scomparsi lo scorso autunno, ha fornito alle sale operatorie degli ospedali di Afagnan in Togo e di Tanguiéta in Benin nuovi sistemi di anestesia-rianimazione. Donata Nobili, moglie del dottor Francesco Scamazzo, ha voluto dar seguito alle volontà del marito sostenendo l’importante progetto del Gsa per rendere più agevole il lavoro di chirurghi e anestesisti degli ospedali africani e assicurare migliori garanzie alle persone sottoposte a interventi chirurgici.
Un progetto in ricordo del dottor Scamazzo
Il dottor Francesco Scamazzo, noto a in città per la sua attività di medico di famiglia, ha sempre messo a disposizione le sue competenze professionali e le sue doti umane a supporto di progetti di solidarietà, coordinando per molti anni le attività dell’Associazione dei Medici di Seregno e della Brianza: una testimonianza e un ricordo in ospedali africani per lui e per il fratello Vittorio sono un segno significativo e concreto di solidarietà e condivisione.
Il Gruppo Solidarietà Africa attivo da più di quarant'anni
Il Gruppo Solidarietà Africa è attivo nei Paesi dell’Africa Subsahariana da oltre quarant’anni, garantendo un continuo supporto tecnico ed economico a ospedali e centri di salute in Benin, Togo, Costa d’Avorio e Ghana, rispondendo anche a situazioni di criticità sanitaria in Burkina Faso, Congo Repubblica Democratica e Camerun. Il miglioramento tecnologico realizzato nelle sale operatorie degli ospedali di Afagnan e di Tanguiéta è stato coordinato dal direttore chirurgo dell’ospedale di Afagnan, dottoressa Simona Villa, suora della congregazione delle Preziosine, nativa di Lissone e cresciuta professionalmente all’ospedale di Desio, sotto la guida del dottor Filippo Magri, con lunga esperienza di chirurgia in Africa. Storico legame tra il Gruppo Solidarietà Africa e gli ospedali di Togo e Bénin è fra Fiorenzo Priuli, chirurgo dei Fatebenefratelli con oltre mezzo secolo di attività sanitaria in Africa Subsahariana, con un’esperienza che copre tutte le specialità cliniche sia mediche che chirurgiche, con la capacità di affrontare situazioni drammatiche con l’essenzialità dei mezzi disponibili. Di sua invenzione sono diverse metodiche di intervento ormai codificate a livello internazionale.
"Voglio guarire", l'intervento in Togo
Il progetto di collaborazione nel quale il Gsa sta impegnando la maggior parte delle risorse durante questo anno è "Voglio guarire", per la riqualificazione tecnica e professionale del laboratorio di analisi dell’ospedale di Afagnan in Togo. Il gruppo collabora con il laboratorio analisi dagli anni Ottanta: in questo laboratorio sono stati identificati, con la collaborazione dei tecnici e dei microbiologi del Gsa, i primi casi di infezione da Hiv. Nei terribili anni della devastante pandemia di Aids, grazie al supporto economico e tecnico del Gsa, sono state messe a punto le più avanzate tecniche di diagnosi dell’infezione, consentendo di accedere, tra i primi ospedali africani, alle terapie anti Hiv che hanno garantito la sopravvivenza a migliaia di persone provenienti anche dai Paesi confinanti con il Togo.
Tutti possono sostenere il Gruppo Solidarietà Africa
Attualmente il laboratorio ha necessità di rinnovare le apparecchiature con un ingente investimento tecnico e finanziario: partendo dalla disponibilità delle quote attribuite in base alle scelte del 5 per mille dell’anno finanziario 2023 (25mila euro) è stato costituito un fondo al quale affluiscono tutti i contributi messi a disposizione da amici, collaboratori, imprese ed enti pubblici. La quota di investimenti prevista è di circa 60mila euro per il rinnovo delle apparecchiature di base. Ogni ulteriore intervento non potrà che migliorare le opportunità di diagnosi e di conseguente cura per le persone alle quali il Gsa vuol contribuire a garantire dignità e salute. Per sostenere il Gsa con l’attribuzione del 5 per mille della quota fiscale occorre firmare l’apposita casella nella dichiarazione dei redditi specificando il codice 02773920968 mentre per donazioni tramite bonifico bancario l’Iban è IT50 B056 9633 8400 0002 6727 X28.