Bellissimo gesto

Il piccolo Francesco ha freddo, Linetty lo scalda con la sua felpa

Protagonisti di questa storia, il baby tifoso di Lesmo e il calciatore polacco che sono entrati in campo insieme prima del match tra Monza e Torino

Il piccolo Francesco ha freddo, Linetty lo scalda con la sua felpa
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C’è chi dice che il calcio sia solo un gioco. Ma se chiedete al piccolo Francesco Frigerio vi dirà sicuramente che non è così. Perché il calcio è una grande emozione, capace di scaldare il cuore con storie e dettagli che fanno la differenza. Come accaduto sabato della scorsa settimana, in occasione dell’anticipo di Serie A tra Monza e Torino.

Il gesto che scalda il cuore

In campo, all’U-Power Stadium, c’era anche lui, il baby tifoso di Lesmo di soli 8 anni scelto per accompagnare i giocatori all’ingresso in campo. Sono quasi le 21 e fuori dal tunnel degli spogliatoi fa già parecchio freddo. Francesco prende per mano Karol Linetty, il faro del centrocampo granata, e si dirige verso il centro del rettangolo verde. E mentre risuonano le note dell’inno della Serie A, ecco quel gesto così semplice, ma allo stesso tempo speciale e per certi versi toccante. Il calciatore polacco si accorge che il "suo" bambino è infreddolito; si sfila la felpa e, dopo avergli rivolto qualche parola e un sorriso, gliela appoggia sulle spalle per scaldarlo.

Il grazie dei genitori

A immortalare il momento sono le telecamere della televisione, che non colgono l’attimo esatto, ma inquadrano Linetty già in divisa da gioco e il bambino, qualche centimetro sotto di lui, che si stringe nella tuta per scacciare il freddo della serata. Il tutto sotto gli occhi di mamma Roberta e papà Luca, anche loro grandi tifosi biancorossi, che restano colpiti dall’attenzione rivolta al loro piccolo.

"E’ stato un momento veramente inaspettato e di grande emozione nella sua straordinaria semplicità - raccontano i genitori - Quando poi, una volta rientrato, abbiamo chiesto a Francesco se avesse almeno ringraziato Linetty ci ha risposto che era talmente emozionato da non essere riuscito a dirgli nulla. Così ci abbiamo pensato noi, perché ci sembrava giusto dire grazie per quel piccolo grande gesto che forse nessuno aveva notato".

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