Il presepe di Sant’Eustorgio ambientato ad Arcore... tra siccità e caro bollette
Una sacra rappresentazione della nascita di Gesù all'insegna dell'ecologica quella realizzata da preadolescenti e adolescenti della parrocchia
Ci sono Villa Borromeo, piazza Pertini, via Roma, il teatro "Nuovo", il Municipio e persino Villa San Martino con tanto di volante dei Carabinieri all’esterno. È una vera e propria Arcore in miniatura quella ricreata dagli adolescenti della comunità pastorale sant’Apollinare nel presepe realizzato nella chiesa di Sant’Eustorgio.
Un lavoro certosino realizzati dagli adolescenti della parrocchia
Un lavoro certosino quello dei giovani arcoresi che, armati di tanta pazienza, hanno mostrato il frutto del loro impegno durato ben otto mesi. Percorso che gli adolescenti hanno condiviso con diversi volontari che hanno contribuito alla realizzazione di questa opera d’arte che si può ammirare all’interno della parrocchiale arcorese.
Un lavoro che strizza l’occhio all’ambiente dal momento che il materiale utilizzato per la rappresentazione della Natività è in gran parte di riciclo, seguendo il solco tracciato dall’enciclica «Laudato sì» di Papa Francesco.
Che cosa troverebbe Gesù se nascesse in mezzo a noi ad Arcore oggi?
Che cosa troverebbe Gesù se nascesse in mezzo a noi ad Arcore oggi? A porsela sempre i ragazzi preadolescenti e adolescenti dell’oratorio che con questa Natività hanno anche voluto porre l’accento sull’importanza delle materie prime. Gli spettatori si trovano di fronte una città deserta e senz’acqua, a cui però si è aggiunto il caro energia a seguito della guerra tra Russia e Ucraina scoppiata a febbraio ed ancora purtroppo in corso.
"Abbiamo rappresentato una città arida, sono seccati gli alberi, siepi ed erbe, è secco il pozzo della Cavallera, è prosciugato il laghetto di Bernate e sono morti tutti i pesci - si legge nel documento preparato dai giovani della parrocchia per spiegare la Natività - E’ la stessa Arcore di sempre ma è vuota, silenziosa e spettrale. Restano al centro i poveri e ci sono anche alcuni animali esotici che potrebbero arrivare ad Arcore se il clima continuasse a tropicalizzarsi".
Il caro bollette
Oltre ai cambiamenti climatici, oggetto di interesse del coadiutore don Gabriele Villa e dei ragazzi c’è anche il caro energia, frutto della guerra ma anche dell’aumento dell’inflazione, lo specchio del difficile momento che stiamo tutti affrontando. "Quest’anno stiamo vivendo anche una crisi energetica e ciascuno è ancora più concentrato sul risparmiare, a badare ai propri conti ma il rischio di non guardare oltre il proprio confine è quello di chiudersi dentro".
Restando in ambito energetico il presepe all’interno della chiesa di Sant’ Eustorgio è un presepe anche ecologico, dotato di un sistema di accensione «a richiesta» di chi lo sta visionando.
"Pigia il pulsante pe illuminare il presepe e ricorda di premerlo di nuovo per spegnerle"
"Abbiamo deciso di lasciare spente le luci del presepe; pigia il pulsante se vuoi vederlo illuminato ma ti chiediamo di premerlo di nuovo prima di andare via - continua l’invito dei ragazzi - L’energia è un bene prezioso per tutti, oggi più che mai". Messaggi che renderanno questo Natale naturalmente un momento di festa in grado di scaldare il cuore, ma che potranno servire da monito a far maggiormente propri gli insegnamenti e lo stile di vita di Gesù così da poter apprezzare oggi più che mai il benessere di cui godiamo e che troppo spesso diamo per scontato ma che scontato non lo è affatto.