Storia a lieto fine

Il rapper di Meda ritrova i genitori naturali dopo 30 anni

GionnyScandal, all'anagrafe Gionata Di Dio, ha realizzato il suo sogno: "Ho colmato un vuoto".

Il rapper di Meda ritrova i genitori naturali dopo 30 anni
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Non si è mai arreso alla sofferenza per la perdita dei genitori adottivi e ha dato voce ai suoi stati d’animo attraverso la musica, coltivando sempre la speranza, prima o poi, di ritrovare la mamma e il papà naturali. E dopo trent’anni si è realizzato il sogno di una vita del noto rapper di Meda GionnyScandal, all’anagrafe Gionata Di Dio, che grazie al programma televisivo di Mediaset «Le Iene» è tornato alle sue origini, mettendo in conto che questa ricerca si sarebbe potuta rivelare dolorosa e inconcludente.

Il rapper GionnyScandal ritrova i genitori naturali dopo 30 anni

Fortunatamente così non è stato e dopo un travaglio emotivo durato trent’anni GionnyScandal è rinato. Trovando i pezzi iniziali mancanti, ora può continuare a comporre il puzzle della propria esistenza con un altro spirito: «Finalmente ho colmato un vuoto, è come se avessi messo un tappo a un buco che avevo». Conoscere dopo trent’anni chi ti ha messo al mondo, chi per tutta la vita credevi ti avesse abbandonato, salvo poi scoprire che era stato il Tribunale dei minori a stabilire il tuo allontanamento. E’ stato un viaggio alla scoperta della verità quello che Gionny ha affrontato insieme alla Iena Veronica Ruggeri, un viaggio fisico, ma anche dentro se stesso, per sciogliere finalmente tutti i nodi, i dubbi irrisolti.

Da piccolissimo ha perso i genitori adottivi

Il punto di partenza è la sua carta d’identità, dove è riportato che è nato il 27 settembre 1991 a Pisticci, un Comune in provincia di Matera, in Basilicata.

«Quando avevo due anni sono stato adottato da Antonella Bezze di Meda e dal marito Giuseppe Ruggieri, ma ho scoperto solo successivamente che non erano i miei veri genitori», spiega il cantautore che già da piccolissimo ha dovuto fare i conti con traumi e perdite: «Mio padre è morto quando avevo cinque anni, mia madre quando ne avevo 11, si è accasciata davanti ai miei occhi. Nonna Adriana ha continuato a prendersi cura di me, era l’unica persona che mi era rimasta. Quando è morta anche lei mi è crollato il mondo addosso, ho iniziato a pensare: “Perché sono venuto al mondo se non ho più nessuno?”».

La musica lo ha salvato

A salvarlo dal buio della disperazione la sua amata musica:

«E’ diventata la mia forma di riscatto. Scrivendo e cantando esprimo il groviglio delle mie emozioni, la rabbia, il dolore, la voglia di trovare un posto nel mondo e di scoprire chi sono, da dove provengo».

Ma la musica si è trasformata anche nel suo lavoro: canzone dopo canzone, video dopo video su Youtube, Gionny ha iniziato a spopolare soprattutto tra i giovanissimi e ben presto sono arrivati gli album, i concerti e i tour. Ma il fragore del successo non ha mai coperto la sua voce interiore, che gli sussurrava di scoprire quali erano le sue radici. E così, con le pochissime informazioni in suo possesso, è iniziato il suo viaggio a Pisticci, alla ricerca di indizi.

Il viaggio del rapper a Pisticci

Ospitato da diverse radio e televisioni locali, ha spiegato l’obiettivo della sua ricerca, il suo sogno, e ha lanciato un appello, chiedendo a chiunque avesse informazioni utili di contattarlo. Ha cercato notizie sull’ex orfanotrofio dove sarebbe stato abbandonato e si è recato in Comune, all’Anagrafe, per chiedere il suo estratto di nascita. Non appena il vicesindaco gliel’ha consegnato non ha trattenuto le lacrime: «In questo foglio ci sono trent’anni di vita». Per la prima volta ha visto nero su bianco i nomi dei suoi veri genitori: la mamma si chiama Rita ed è originaria di Lecce, mentre il papà Antonio è di Taranto. «Ho scoperto di essere anche pugliese», il commento divertito di Gionny, per stemperare la forte emozione del momento. A cui ne è seguita subito un’altra, potentissima, quando ha saputo che i suoi genitori l’avevano riconosciuto, era stato il Tribunale dei minori a ritenere, per vari motivi, che non poteva essere cresciuto da loro e quindi a rendere possibile la sua adozione. Una rivelazione che lo ha sconvolto: «Ho trascorso tutta la vita a chiedermi perché mi avessero abbandonato, ad avercela con loro, e ora scopro che non è andata così».

L’incontro con il papà

Nel frattempo gli viene segnalato che per trovare il papà deve andare a Senise, in provincia di Potenza, a circa 60 chilometri da Pisticci. E infatti, dopo alcuni tentativi, è riuscito a trovare la sua abitazione. «So che posso ricevere una porta in faccia, anche perché ormai si è rifatto la sua vita - ha spiegato - Se non gli va di riallacciare i rapporti non lo giudico, mi basta solo scambiare qualche parola con lui». E invece, non appena ad Antonio viene detto che quello è suo figlio Gionata, gli sono venuti gli occhi lucidi e lo ha abbracciato teneramente.

«L’ultima volta che l’ho visto aveva circa due anni, ho conosciuto anche i genitori adottivi quando sono venuti a prenderlo - ha detto - Un po’ ci assomigliamo e abbiamo in comune la passione per la musica: gli suonavo sempre la chitarra per farlo addormentare». Papà e figlio, dopo essersi scattati la prima foto insieme, si sono scambiati i numeri di telefono. «Voglio mantenere i contatti e iniziare a costruire un rapporto. Se ha bisogno sa che io adesso per lui ci sono», ha concluso Antonio.

GionnyScandal con il papà Antonio

L’abbraccio del rapper con mamma Rita

Nel frattempo a  è arrivata un’altra segnalazione a Gionny, direttamente dalla famiglia di mamma Rita: alcuni parenti hanno infatti riconosciuto i due porri che il giovane ha sull’orecchio, gli stessi che aveva quel bambino vivace che hanno potuto crescere solo per due anni. E così il rapper y ha rintracciato e abbracciato anche la mamma, che dopo aver controllato il suo segno distintivo per l’ennesima conferma gli ha detto «Sei proprio tu», per poi baciarlo di nuovo. E se con il padre il 31enne condivide la passione per la musica, dalla madre ha preso quella per i tatuaggi, con cui ha cercato di crearsi una corazza da duro, necessaria a chi dalla vita ha ricevuto più bastonate che carezze. Ma nascosti dietro all’armatura ci sono un cuore d’oro e un animo sensibile, che Gionny aveva dimostrato anche durante il periodo più duro della pandemia da Covid-19, quando si era messo a disposizione dei suoi concittadini medesi in difficoltà per fare la spesa.

GionnyScandal con mamma Rita

Adesso ha trovato le risposte che cercava

Incontenibile il pianto della mamma al momento della partenza, placato solo dalle rassicurazioni del figlio, intenzionato a riallacciare quel rapporto interrotto trent’anni fa. Ora è pronto ad affrontare la vita con una ritrovata serenità e un nuovo slancio, adesso che ha trovato le certezze che cercava, le soluzioni a tutte le domande, ora che ha messo al loro posto i tasselli che mancavano, ora che può rispondere, senza più dubbi, alla domanda “Chi sono?”.

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