Il caso

Il sindaco duro sulle scritte per Turetta e arriva il sit-in

La presa di posizione di Pilotto e la mobilitazione di Gioventù nazionale contro le violenze in stazione dopo che una ragazza è stata palpeggiata

Il sindaco duro sulle scritte per Turetta e arriva il sit-in
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«Mi rifiuto di pensare che la scritta inaccettabile comparsa in uno dei bagni dell'istituto sia opera degli studenti».  Anche il sindaco di Monza Paolo Pilotto ha commentato la comparsa della scritta "Turetta, salvaci tu" apparsa sulla porta di un bagno del liceo Zucchi.

Il commento di Pilotto

Pilotto, che prima di mettersi in aspettativa essendo diventato primo cittadino è stato a lungo vicepreside del liceo classico e docente, ha commentato quanto accaduto, di fatto dichiarandosi d’accordo con quanto detto dalla dirigente scolastica Rosalia Natalizi Baldi: «Nella nostra città scuole, associazioni e istituzioni collaborano tutti i giorni dell’anno, non solo il 25 novembre, per contrastare la violenza sulle donne. Ne sono la prova i tanti accordi siglati e i progetti innovativi avviati, anche in collaborazione con le Forze dell’Ordine. Qui c’è una città intera alleata contro la violenza a partire dagli studenti».

Sull’episodio specifico della scritta, peraltro già rimossa dai bagni, il sindaco lo definisce «opera di uno stolto che neanche comprende il significato di ciò che ha affermato». Non solo. Il sindaco ha ricordato che a Monza in questi giorni si stanno svolgendo numerose iniziative, anche promosse dalle stesse scuole, di sensibilizzazione contro la violenza di genere. «Non appuntamenti rituali ma incontri intensi, vissuti, sentiti da tutta la comunità».

Il sit-in in stazione dopo l'aggressione

Intanto Gioventù Nazionale domani scenderà in piazza a Monza per un sit-in. L’appuntamento è alle 10,45 davanti alla stazione  proprio dove una ragazza è stata aggredita sessualmente qualche giorno fa e si concluderà con la deposizione di un mazzo di fiori sulla panchina “rossa frammento”, situata proprio a pochi metri dall’ingresso del Liceo Zucchi.

“Un gesto simbolico che, alla luce degli ultimi tragici fatti di cronaca, assume un significato profondo, e ha lo scopo di sensibilizzare e favorire la riflessione su questo drammatico tema, sebbene l'impegno contro la violenza sulle donne debba manifestarsi ogni giorno del calendario", hanno spiegato  Alessandro Taddei e Marianna Gaspero.

Non solo sensibilizzazione, chiedono gli esponenti brianzoli, ma anche più controlli:

“Tuttavia se è vero che l’inversione di tendenza è da attuare soprattutto a livello culturale e sociale, riteniamo che la garanzia di una maggiore sicurezza a livello territoriale rappresenterebbe la prima forma di contrasto del fenomeno. Infatti per prevenire molestie, aggressioni e violenze di ogni tipo è necessario un monitoraggio costante del territorio, che favorisca la costruzione di reti di collaborazione tra Forze dell’Ordine, enti pubblici, associazioni e privati cittadini.  Proprio in tema di monitoraggio del territorio, chiediamo una maggiore attenzione per le aree più critiche della nostra città, come la stazione, dove solo nell’ultima settimana si è consumata l’ennesima molestia ai danni di una studentessa.”

 

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