Vimercate e Monza

Il titolare della palestra fallita scrive ai soci: "Scusate, ho riaperto convinto di potercela fare"

In una lettera il titolare della New life racconta la sua versione dei fatti.

Il titolare della palestra fallita scrive ai soci: "Scusate, ho riaperto convinto di potercela fare"
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A poche ore dalla dichiarazione di fallimento ha deciso di scrivere ai soci per spiegare le sue ragioni. Lo fa dichiarandosi sorpreso dal provvedimento del Tribunale e tornando ancora a chiamare in causa i proprietari delle strutture che ospitano le sue palestre. Una lettera che suona come un addio quella di Matteo Annoni, amministratore unico della "New life" che gestisce due palestre, in piazza Marconi a Vimercate e in via Aspromonte a Monza.

La sentenza di fallimento che inguaia lavoratori e soci iscritti

Come noto nei giorni scorsi è arrivata la sentenza di fallimento da parte del Tribunale di Monza, che di fatto ha determinato la nuova chiusura dei due impianti che avevano da poco riaperto. Provvedimento che mette nei guai anche una 90ina di dipendenti e collaboratori delle due palestre e le centinaia di soci iscritti, alcuni ignari di quanto stesse accadendo, molti altri recentemente rassicurati sulla ripresa dell'attività.  Iscritti che difficilmente potranno riavere  le loro quote.

La lettera di Annoni

"Cari Soci - esordisce il titolare della New life -  sono davvero spiacente per la dichiarazione di fallimento della New Life da parte del Tribunale di Monza, quello stesso che pochissimi mesi fa aveva respinto uno sfratto ed un’altra istanza di fallimento poiché il parziale pagamento integrale dei canoni degli immobili dove operano le palestre era dipeso solo dalla pandemia e dalla conseguente chiusura dell’attività con azzeramento degli incassi e non da uno stato di fallimentare".

«Pagati acconti importanti»

"Per chiarire New Life aveva comunque pagato acconti importanti - prosegue Annoni - e che, come ammesso dalle stesse locatrici in quelle procedure, fino al febbraio 2020 aveva sempre pagato.

«Molti conoscono il mio impegno e la mia passione»

"Molti soci mi conoscono da anni e sanno quale sia stato il mio percorso personale e professionale e quanto impegno e passione abbia riversato nella New Life e nella gestione delle palestre - scrive ancora - L’acquisto e l’apertura della palestra di Monza mi aveva dato la possibilità di aumentare e di migliorare la presenza sul territorio e l’offerta ai Soci, di consolidare l’attività".

"Ritardi nelle manutenzioni straordinarie"

"Tutto stava andando molto bene, come detto i pagamenti erano regolari - prosegue Annoni nella lettera - Stavo facendo un po’ di fatica a dare il massimo ai soci in termini di piena efficienza degli immobili poiché c’erano vistosi ritardi delle proprietà nelle manutenzioni straordinarie, ma ero certo che avremmo superato anche quello, ma è arrivato il Covid".

"Speravo di potercela fare"

"Sappiamo tutti cosa abbia comportato, quanto ci abbia annichilito e modificato il nostro quotidiano, ad iniziare proprio dall’impossibilità di vivere le nostre passioni - si legge ancora - Poi c’è stata la riapertura col ritorno ad una difficile e fragile normalità, speravo di avercela fatta, di potere tornare ad offrire un servizio. D’altra parte le decisioni del Tribunale di Monza mi avevano fatto credere che fosse possibile. Non ero io a pensarlo, erano state quelle decisioni a farmelo credere. Ho quindi riaperto le palestre lavorando molto anche proprio in prima persona per contenere i costi e ripartire al meglio, pur sapendo che una “quadra” con i locatori andava trovata, o direttamente o a mezzo del tribunale".

"Mi scuso con collaboratori e soci"

"Ma non potevo lontanamente pensare che il Tribunale avrebbe cambiato idea così radicalmente - conclude -  Mi scuso ancora con chi ha sognato, sperato e lavorato con me, con i miei collaboratori e con tutti i soci per i danni che, temo, subiranno nel caso in cui le palestre non dovessero essere rapidamente riaperte. Desidero che sappiate che il patrimonio delle palestre è integro, che nulla manca o è stato asportato, che attrezzature ed impianti sono stati manutenuti fino ad oggi, che mi sono messo prontamente a disposizione del curatore e che avrà la mia totale e leale collaborazione per quanto dovesse essere necessario. Dopo anni di lavoro un pezzo di me resterà nelle palestre di Vimercate e di Monza".

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