Vimercate

Il Tribunale salva Fimer: ok al concordato

In arrivo 45 milioni di euro, scongiurati fallimento e licenziamenti.

Il Tribunale salva Fimer: ok al concordato
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Attività e posti di lavoro salvi alla Fimer.

Scongiurato il fallimento

Il Tribunale di Arezzo ha dato il via libera giovedi 22 settembre alla proposta di concordato in continuità depositata a fine giugno dai curatori nominati per la gestione della crisi che ha colpito Fimer, azienda he produce inverter per il fotovoltaico e colonnine elettriche, che ha il suo quartier generale al confine tra Velasca di Vimercate e Usmate e ha una sua seconda sede a Bracciolini Terranuova, in provincia di Arezzo. per un totale di più di 600 dipendenti. Scongiurato quindi l'incubo del fallimento e dei licenziamenti.

In arrivo 45 milioni di euro per rilanciare l'attività

Il Tribunale di Arezzo, competente per territorio ha approvato, come detto,  il piano di salvataggio e recupero dell’azienda dando quindi via libera a quello che tecnicamente è un concordato in continuità. Il tutto grazie all’importante iniezione di liquidità, ben 45 milioni di euro, messi sul tavolo dal nuovo partner, Generalfinance.

Soldi che serviranno soprattutto per l’acquisto delle materie prime necessarie a far ripartire la produzione a pieno regime e che hanno reso solido il piano industriale che l’azienda aveva presentato alla fine di giugno allo scopo di poter proseguire con lo sviluppo delle attività produttive di inverters fotovoltaici e delle soluzioni di ricarica per veicoli elettrici.

Il caso scoppiato in primavera

La crisi era scoppiata lo scorso anno. Alla complessa operazione di acquisizione da parte della famiglia Carzaniga dello stabilimento di Terranuova Bracciolini (che ha portato in dote ben 450 dei 630 lavoratori complessivi (180 nel sito di Velasca dove si trova il quartier generale) si era aggiunto la crisi dovuta alla pandemia che ha di fatto fermato il mercato. Una situazione che ha rischiato di precipitare fino al fallimento. Un incubo per i lavoratori che alla fine di maggio, proprio per sollecitare una decisione da parte del Tribunale, dei curatori e della proprietà, si erano trovati davanti ai cancelli di Velasca.

Da allora era incominciata la lunga attesa durata a tutta l’estate: un ricorrersi di voci sui partner che avrebbero dovuto finanziare il rilancio. Ora, la decisione del Tribunale che ridà slancio a Fimer.

Il comunicato dell'azienda

A darne notizia dell'accoglimento della proposta di concordato è stata la stessa azienda attraverso un comunicato.

"Fimer, azienda 100% Made in Italy, con sedi in Italia, a Vimercate (MB) e Terranuova Bracciolini (AR), attiva nel campo dell’energia solare e della mobilità elettrica, è stata ammessa dal Tribunale di Arezzo alla procedura di concordato in continuità diretta con provvedimento notificato in data 22/09/2022, sulla base del piano industriale presentato lo scorso 28 giugno, che prevede il pieno sviluppo delle attività produttive di inverters fotovoltaici e delle soluzioni di ricarica per veicoli elettrici - si legge nel comunicato -  Il piano industriale prevede il progressivo ma costante superamento della crisi finanziaria che ha colpito l’azienda durante l’emergenza pandemica, caratterizzata anche dal grave shortage dei componenti e delle materie prime su scala globale, tutti fattori che hanno contribuito - unitamente ad altri di natura gestionale - all’emergere e successivo aggravarsi della crisi di liquidità ed al rallentamento delle attività. Elemento essenziale per il ritorno a pieno regime delle attività produttive previste dal piano industriale è il supporto di nuova finanza per 45 milioni di euro – autorizzata dal Tribunale di Arezzo – che verranno erogati dalla Società Generalfinance. Tale supporto è finalizzato a finanziare l’acquisto delle materie prime e componenti indispensabili per avviare il recupero dell’attività produttiva che, a fronte di un pacchetto ordini molto elevato, permetterà di finanziare l’avvio della produzione delle nuove piattaforme prodotto recentemente lanciate (e pronte per aggredire il mercato) caratterizzate da un alto grado di avanguardia tecnica, affidabilità e competitività nel campo dell’energia solare e della mobilità elettrica. I termini, gli obiettivi e la concreta fattibilità del piano industriale, come richiesto dalla legge, sono stati oggetto di attestazione indipendente emessa dal Dott. Massimo De Dominicis il quale, assieme ai membri del CdA ed agli avvocati dello Studio Gatteschi di Arezzo, ha partecipato all’udienza tenutasi in data 14 settembre presso il Tribunale di Arezzo, che ha preceduto l’ammissione di Fimer alle successive fasi della procedura".

Il sindacato: "Bene, ma vogliamo conoscere il piano nei dettagli"

Soddisfazione è stata espressa dal Fiom Cgil per la notizia, ma resta la cautela del sindacato in attesa di conoscere nei dettagli lo sviluppo del piano di rilancio.

"E’ certamente una buona notizia anche se bisogna attendere ancora qualche giorno per l’approvazione definitiva del piano di rilancio - ha commentato Claudio Rendina, di Fiom Cgil, che sta seguendo da vicino la vicenda - Attendiamo la convocazione a breve di un tavolo che entri nel merito del piano, per capire le prospettive nel breve, medio e lungo periodo, alla luce anche del fatto che in questi mesi l’azienda ha comunque peso professionalità importanti".

 

 

 

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