L'addio dopo mezzo secolo

La Befana sul Lambro non si farà più

Chiude per sempre l’esperienza straordinaria del mito-festa in scena il 5 gennaio ad Agliate

La Befana sul Lambro non si farà più
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La Befana sul Lambro ad Agliate, il suo mito-festa, si ferma. Per sempre. Chiude un’esperienza unica, sentita e coinvolgente per bambini e famiglie che, ogni anno, la sera del 5 gennaio si davano appuntamento sulle sponde del fiume per l’attesa e magica teatralizzazione dove giochi di fuoco, luci e magia tenevano viva l’attesa di un evento diventato momento di condivisione per l’intera Brianza.

Befana sul Lambro, dopo mezzo secolo è «l’ora dell’addio»

Con la Befana chiude il laboratorio sulla poeticità dell’infanzia, dopo 50 anni di cui 35 assieme all’amico fiume Lambro grazie all’intuito geniale di Enrico Mason, il «papà» della Befana e dei suoi tantissimi collaboratori della Commissione cultura alternativa e del Comitato per il diritto al mito/festa del bambino.

Enrico Mason, papà della Befana sul fiume Lambro

"Un luogo di magicità e fantasia"

"Per tanti anni il laboratorio ha voluto essere un collettivo, uno luogo di magicità e fantasia che tiene vivo il rito di passaggio, l’irrinunciabile gioco serio per aiutare l’infanzia nella sua conquista del sì e del no della vita - spiegano gli organizzatori in una lunga intervista sul Giornale di Carate in edicola da oggi, martedì 13 dicembre. Mancherà a molti il laboratorio. Il luogo dell’amicizia tra le generazioni, della condivisione, della solidarietà sociale e del coraggio. La possibilità concreta della ricerca sull’immaginario dell’infanzia. La forza di un’azione sociale e politica contro l’impoverimento individualistico e consumistico, contro la spettacolarizzazione commerciale che impediscono il rapporto di rispetto con la natura e che cancellano il tempo dell’attesa e del passaggio graduale e paziente che porta alla scoperta".

I ringraziamenti

"È un dolore per tanti di noi lasciare questo gioco serio, - spiegano ancora - ma conforta sapere che nella nostra valle abbia vissuto un momento di felicità e che la valle abbia conosciuto le storie nostre e quello che le raccontava il fiume. Un abbraccio a tutti quelli che hanno partecipato ai laboratori e che hanno chiamato la Befana la sera del 5 gennaio in questi anni. Un grande ringraziamento agli enti, associazioni e gruppi per il loro sostegno. Un grande saluto al nostro Lambro che ha permesso di raccontare altre storie. La Befana sa e vede tutto e ha compreso che nella conquista del sì e del no della vita c’è anche la separazione. Però la Befana e l’acqua del Lambro scorrono sempre e verranno sempre per aiutare i bambini a sognare" concludono ancora.

Cosa ci si augura

L’auspicio per il futuro è che la gente guardi il Lambro con nuovi occhi: "Speriamo che il rito abbia aiutato le genti a guardare ed amare profondamente il proprio Fiume, sensibilizzando ad una cultura ambientale sostenibile. Una cultura ambientale che si racconta attraverso le scenografie naturali del territorio e la costruzione di un “Immaginario ambientale”: riti condivisi e collettivi e rispetto per una natura vivifica e fragile. La Commissione Cultura Alternativa continua la sua ricerca e le sue azioni. Il nostro passaggio di testimone dovrà essere raccolto dalle genti che negli anni hanno partecipato alla Befana sul Lambro, in forme e modalità ancora ignote che siamo sicuri accadranno nel tempo. La Befana vive nei simboli, nei tempi lunghi e silenziosi", ha voluto sottolineare Mason.

Domenica un ultimo saluto

L’ultimo saluto alla Befana verrà reso domenica 18 dicembre in serata con ritrovo presso la sala Agliate Community in via Cavour. Alle 20 i bambini verranno accompagnati a salutare la Befana sul fiume Lambro e a seguire alle 21 un momento di condivisione con canti, racconti e convivialità. Per l’ultima volta.

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