Il caso

La biciclettata contro Pedemontana infiamma Mezzago

Botta e risposta tra la minoranza e il sindaco Massimiliano Rivabeni.

La biciclettata contro Pedemontana infiamma Mezzago
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La biciclettata contro la realizzazione di Pedemontana infiamma Mezzago. Acceso botta e risposta tra la minoranza e il sindaco Massimiliano Rivabeni.

Il comunicato di "Mezzago Democratica"

L'iniziativa che vedrà coinvolti molti sindaci del Vimercatese "spacca" Mezzago. Questo pomeriggio numerosi primi cittadini del territorio salteranno in sella alle loro bici per manifestare contro la realizzazione del tratto D di Pedemontana. Una manifestazione che non vedrà tra i partecipanti il sindaco di Mezzago Massimiliano Rivabeni (eletto in una lista civica sostenuta dalla Lega). Una scelta che non è piaciuta alla civica di minoranza "Mezzago Democratica".

"La notizia che Regione ha da tempo affidato l'incarico per progettare la cosiddetta “tratta D breve” di Pedemontana è uno schiaffo intollerabile a un territorio che da anni è ostaggio di un'infrastruttura inutile e dannosa - si legge in un comunicato stampa diramato questa mattina, venerdì 27 maggio 2022, dal gruppo guidato da Giorgio Monti - Sebbene il territorio di Mezzago sarebbe risparmiato dalla nuova tratta D che collegherà Vimercate ad Agrate, restiamo convinti che la tratta D non si debba realizzare: né nella sua versione originale, né nella nuova versione “breve”. Oggi alcuni sindaci del vimercatese percorreranno i sentieri del parco P.A.N.E. Che verranno cancellati dalla tratta D breve: noi saremo con loro, contro l'ennesimo scempio che Regione Lombardia vuole rifilare ai cittadini. L'Amministrazione Comunale di Mezzago, dopo aver difeso l'utilità di Pedemontana anche nella versione che distrugge il territorio mezzaghese, non ci sarà, miope, incapace di uno sguardo ampio e come sempre in difesa degli interessi sbagliati di una Regione a cui non importa del benessere del territorio e dei cittadini".

La replica del sindaco di Mezzago

Pochi minuti fa il sindaco di Mezzago Massimiliano Rivabeni, già protagonista nei mesi scorsi di alcuni screzi con i "colleghi" del territorio, ha voluto fare chiarezza in merito alla sua assenza alla biciclettata odierna.

"La mia posizione al riguardo è già ben chiara e passata alle cronache nell’aprile 2021. Pedemontana è un’opera necessaria, salvo che per la tratta D così come prevista in origine, la così detta tratta D lunga che avrebbe un rapporto costi/benefici decisamente inappropriato. Oggi come allora ripeto che non è una questione di “opportunità” (senza la tratta D lunga Mezzago non sarebbe toccata dal progetto) ma di mera valutazione costi/benefici nell’interesse nazionale oltre che delle comunità locali. Dunque l’unica alternativa alla tratta D lunga è una tratta D breve in qualsiasi modo venga realizzata, sia con un collegamento ex-novo sia con qualsiasi altra soluzione ancorché tecnicamente fattibile e sostenibile. Ho partecipato nelle scorse settimane ad un incontro con Provincia di Monza e Brianza nella quale di fatto il Presidente Luca Santambrogio ha comunicato che non ci sono, allo stato, novità per la tratta D e dunque, come già noto, ci possono essere alternative (tratta D breve) che seguiranno l’iter di valutazione coinvolgendo i territori".

Secondo Rivabeni le motivazioni alla base della manifestazione (che, lo ricordiamo, vedrà coinvolti anche sindaci di centrodestra) sarebbero da ricercare in un attacco diretto a Regione Lombardia a un anno della votazione del nuovo Governatore.

"Il fatto che Pedemontana debba trovare uno sbocco a valle della tratta C è una questione imprescindibile e dunque una mobilitazione “contro a prescindere” mi sembra un’azione quanto meno incomprensibile, se non in un quadro più generale di interesse politico nell’attaccare Regione Lombardia, che ricordo andrà al voto il prossimo anno. Per questi motivi oggi la mia bicicletta rimarrà in box pronta per altre diverse avventure in chiave green".

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