Monza

"La ciclofficina può continuare a lavorare, ma senza il furgone parcheggiato in piazza"

Sul caso della postazione mobile di largo Mazzini è intervenuto il Comune

"La ciclofficina può continuare a lavorare, ma senza il furgone parcheggiato in piazza"
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"La ciclofficina può continuare a lavorare, ma senza il furgone parcheggiato in piazza". Sul "caso" dell'attività di riparazione di biciclette in largo Mazzini, a Monza, per il quale è in corso una petizione online, è intervenuto il Comune.

"La ciclofficina può continuare a lavorare"

"Il Comune non ha mai vietato al titolare di svolgere regolarmente il proprio lavoro - hanno fatto sapere il sindaco Dario Allevi e l’assessore al Commercio Massimiliano Longo - come da concessione rilasciata dall’ufficio Suap nel 2021, può infatti continuare a effettuare servizi di riparazione, nonché vendita di ricambi e accessori per biciclette, nelle giornate di martedì, giovedì, sabato e festivi”.

"Non si può parcheggiare lì il furgone"

Al titolare dell’attività, fanno sapere ancora dal Comune, non è stata contestata la presenza della struttura, regolarmente ubicata, bensì il posizionamento del furgone, che non può sostare in quell’area.

Già dal 2019, infatti, la Commissione Comunale per il Commercio sulle Aree Pubbliche aveva fornito alcune indicazioni da seguire per chi presentasse richiesta di occupazione di suolo pubblico nel centro storico. Tra queste: è fatto divieto di tenere sul posto il veicolo di servizio e utilizzare ‘l’autonegozio’, è consentito il solo carico e scarico, previo rilascio dell’autorizzazione di accesso nei varchi da parte dell’ufficio Ztl (che si occupa delle Zone a Traffico Limitato).

Inoltre l’occupazione non deve provocare danni al manto stradale e alle strutture e, per una questione di decoro urbano, deve rispondere alle caratteristiche individuate dall’Amministrazione per mantenere un’immagine coordinata, così come condiviso con i rappresentati di categoria.

Una possibile alternativa

“Abbiamo chiesto al titolare se volesse disporre di un altro posteggio, sempre in centro, ma vicino alla stazione, dove fosse possibile comunque parcheggiare anche il furgone, proprio per andare incontro alle sue esigenze e alla sua clientela, ma questa opzione è stata respinta” concludono Allevi e Longo.

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