Dopo il restauro

La contessa Lucrezia Omodei è tornata a casa

Il ritratto della moglie di Bartolomeo III Arese di nuovo a Palazzo Arese Borromeo

La contessa Lucrezia Omodei è tornata a casa

Pubblico numeroso all’inaugurazione del nuovo allestimento dei ritratti di Lucrezia Omodei e Bartolomeo III Arese a Palazzo Arese Borromeo, residenza di villeggiatura della famiglia nella Cesano Maderno del XVII secolo.

La contessa Lucrezia Omodei è tornata a casa

Il protagonista dell’evento è stato il ritratto della contessa, da poco rientrato dopo un accurato intervento di restauro conservativo e pulitura della tela curato da Federica Giudici. Lo svelamento è avvenuto alla presenza dell’assessora alla Cultura, Martina Morazzi, da parte del sindaco Gianpiero Bocca e della piccola Elisabetta in eleganti abiti secenteschi.

Moglie di Bartolomeo III Arese e mamma dei suoi tre figli

Prima dell’inaugurazione, lo storico e archivista Sergio Monferrini ha presentato la vita di Lucrezia Omodei, gentildonna milanese che, rimasta vedova dopo l’assassinio del primo marito, Cesare Visconti Borromeo, nel 1633, l’anno successivo sposò il conte Bartolomeo III Arese. La coppia, che ebbe tre figli, Giulio, Giulia e Margherita, fu assoluta protagonista della vita sociale e politica milanese del suo tempo.

I ritratti nell’anticamera della loggia

A seguire, il gruppo di musica antica Aima diretto da Ivan Pelà ha eseguito un raffinato concerto di musica barocca nella suggestiva cornice del Salone dei Fasti Romani, proprio dove i ritratti dei coniugi erano esposti dal 2018. Il nuovo allestimento, frutto della collaborazione tra l’associazione Vivere il Palazzo e il Giardino Arese Borromeo e l’Ufficio Cultura del Comune, ha previsto il trasferimento delle opere nell’anticamera della loggia, un tempo parte dell’appartamento privato di Bartolomeo III.

Le ragioni del trasferimento

L’ambiente è stato ritenuto più idoneo alla conservazione e alla valorizzazione dei dipinti che, attribuiti al pittore Carlo Francesco Nuvolone, maestro della ritrattistica del XVII secolo, in origine erano forse esposti nel Palazzo di famiglia a Milano. Quello di Bartolomeo Arese è di proprietà di un socio dell’associazione Vivere il Palazzo, che nel 2015 lo ha concesso in deposito al Comune; quello di Lucrezia è stato invece acquisito nel 2018 dal Comune. Le opere sono valorizzate da schede storico-artistiche curate da Corrado Mauri e Massimo Rebosio, colonne di Vivere il Palazzo.

“Uno dei luoghi più belli della Lombardia”

“Nel Salone dei Fasti romani, con il suo ricco ciclo di affreschi, le opere erano poco valorizzate e soggette a spostamenti continui per lasciare spazio a convegni o allestimenti, in più erano in un ambiente non ottimale per via delle infiltrazioni d’acqua”, ha spiegato Sergio Ballabio, presidente di Vivere il Palazzo. Per il sindaco Bocca la cerimonia è stata l’occasione per ringraziare tutti coloro che si prendono cura del Palazzo, insieme all’Amministrazione, per renderlo “uno dei luoghi più belli della Lombardia“.