Desio

La crociata del dottor Lemme: «No ai cibi a base di insetti»

Il noto farmacista ha avanzato una proposta di legge, la piattaforma però è stata oscurata

La crociata del dottor Lemme: «No ai cibi a base di insetti»
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Una proposta di legge contro gli insetti come cibo. E’ stata pubblicata nei giorni scorsi (il 13 aprile) sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica e porta la firma (insieme all’avvocato Fiorenzo Signorini) di Alberico Lemme, il vulcanico farmacista con studio a Desio, da anni inventore della «filosofia alimentare».

La crociata del dottor Lemme

«Abbiamo depositato in Corte di Cassazione il 12 aprile due proposte di legge: una sul “divieto insetti”, l’altra sullo stipendio lordo in busta paga - spiega Lemme, diventato famoso anche per i suoi accesi confronti in televisione con i nutrizionisti più “tradizionali” - Sono proposte di legge a iniziativa popolare, portate avanti fino a Roma senza avere alle spalle partiti politici, lobby o associazioni. Abbiamo aperto la strada agli italiani all’esercizio della democrazia diretta con questo particolare iter costituzionale che a dir la verità solo in pochi conoscono. Peccato però che la piattaforma che prevede la possibilità di sottoscrizioni (sono necessarie almeno 50mila firme per chiedere la calendarizzazione in Parlamento) sia stato oscurata pochi giorni fa. A pensare male dicono che si fa peccato, ma spesso ci si azzecca... Vedremo ora cosa accadrà».

«No ai cibi a base di insetti»

Assieme ai due principali firmatari, le due proposte di legge hanno avuto il sostegno di altri 15 proponenti.
Come detto, una delle proposte che attende di poter essere sottoposta all’attenzione del Parlamento è di strettissima attualità e ha riempito in questi ultimi tempi le pagine di giornali, tg e mezzi di informazione on line.
Ovvero il tema dell’«approdo» sugli scaffali dei nostri supermercati e dei nostri negozi di alimentari di cibi «a base di insetti».

Una novità destinata a segnare (ironia del destino per Lemme) da una parte una vera e propria rivoluzione sulle nostre tavole e nei nostri piatti, dall’altra a tenere vivo un dibattito che rischia di presentarsi incandescente nel breve periodo, andando a coinvolgere forse più direttamente proprio il mondo politico, ma anche delle associazioni di categoria, come ad esempio Coldiretti e Confagricoltura.

«Il paradosso è che sono proprio le persone che possono avvantaggiarsi di questa proposta di legge sugli insetti a non rendersi conto di come tale battaglia vada portata avanti convintamente - aggiunge Lemme - Secondo molti basta che la presenza degli insetti sia indicata sulle etichette dei prodotti. Invece questa novità segnerà la fine del nostro settore agroalimentare e chi dice che l’uomo in fondo si è sempre cibato di insetti ha un atteggiamento stolto. Così facendo non ci rendiamo conto che tutto ciò si concretizzerà nell’invasione alimentare afroasiatica e potenzialmente nella morte della dieta mediterranea di cui peraltro io non sono notoriamente un sostenitore. Eppure, anche i più affezionati a questo percorso alimentare sembrano non capire cosa sta per accadere».

 

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