A Macherio

La nuova sede del Gruppo Alpini "fa già acqua"

Le Penne Nere da qualche giorno si sono ufficialmente trasferite in via Roma nello spazio assegnato dal Comune dove però c’è un problema di infiltrazioni.

La nuova sede del Gruppo Alpini "fa già acqua"
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Infiltrazioni d’acqua nella nuova sede degli Alpini assegnata di recente dal Comune. Le Penne Nere si sono ritrovate venerdì sera, nel locale di via Roma a Macherio, nel cortile della biblioteca, e hanno ripercorso l’iter travagliato per avere quella sede, che già presenta problemi.

La nuova sede del Gruppo Alpini "fa già acqua"

"Il progetto di una sede, più adatta alle aumentate esigenze del nostro Gruppo, parte qualche anno fa - spiegano i volontari del Gruppo Alpini di Macherio - Le ripetute richieste sono cadute inizialmente nel vuoto. Finalmente il 2 aprile scorso, in occasione della prima giornata regionale che commemora il sacrificio alpino, il sindaco, Mariarosa Redaelli, ci ha consegnato le chiavi della nuova sede, autorizzandoci a entrare in maniera ufficiale".

I lavori per sistemare i locali

Il Gruppo, che prima si ritrovava in via Veneto, si è messo immediatamente al lavoro per sistemare i locali: «Operatività giustificata dallo stato di parziale degrado in cui locali stessi versavano. Abbiamo risanato, stuccato, tinteggiato le pareti dei vari locali e soprattutto perlinato la parete della sala riunioni dove ora fanno bella mostra di sé i gagliardetti di vari Gruppi Alpini.

La questione del bando per l'assegnazione

Una volta terminati gli indispensabili lavori, l’Amministrazione comunale ha “doverosamente” emesso un bando per l’assegnazione. Il nostro Gruppo riteneva che i locali ex Sil, indispensabili per un’ottimale operatività del Gruppo, richiesti per anni, per anni praticamente inutilizzati e da nessuna associazione richiesti, potessero legittimamente essere destinati alla nostra associazione, che ripetutamente e concretamente ha dato prova di operare per il bene della comunità macheriese con atti concreti di altruismo e beneficenza».

"Così non è stato - proseguono gli Alpini - Il bando è stato formulato in modo da impedire la possibile assegnazione dei locali, da noi richiesti e sistemati, esclusivamente alla nostra associazione. Capiamo l’esigenza che altre realtà associative possono avere ma siamo anche a conoscenza dell’esistenza di altri locali, nella immediata disponibilità dell’Amministrazione comunale, potenzialmente assegnabili ad altre associazioni. Tutta questa storia, a fronte di una legittima soddisfazione per il parziale soddisfacimento dei nostri bisogni, si accompagna a un senso di delusione e disincanto. Non è nostra intenzione aprire un contenzioso ma mettere i puntini sulle i: quando siamo entrati i locali erano inagibili e ancora adesso ci sono delle infiltrazioni d’acqua che partono dalla terrazza. Sono in corso dei lavori che speriamo si concludano al più presto. E’ stato un calvario arrivare fino a qui ma nonostante tutto, il Gruppo Alpini di Macherio continuerà a essere presente e a operare nel tessuto sociale macheriese perché è parte della nostra missione. Missione che comprende il doveroso ricordo per i nostri Caduti e l’obbligo morale di servire la nostra patria".

La replica del sindaco

Sulla vicenda ha replicato il sindaco, Mariarosa Redaelli: «Sapevano fin dall’inizio che il bando non era per assegnazione esclusiva della sede - precisa il primo cittadino - Le condizioni erano altre. Ringrazio gli Alpini per la loro collaborazione e presenza».

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