Polemiche a Lissone

La risposta dell'assessore su Pedemontana non piace al comitato

Il Comitato per la difesa del territorio replica a Massimo Rossati dopo l'intervista sul Giornale di Monza

La risposta dell'assessore su Pedemontana non piace al comitato
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Su Pedemontana a Lissone ora il botta e risposta è tra l'assessore ai Trasporti e il Comitato per la difesa del territorio.

Pedemontana, botta e risposta

Botta e risposta a distanza tra il Comitato per la difesa del territorio che ha voluto rispondere all’intervista all’assessore all’Urbanistica Massimo Rossati rilasciata la scorsa settimana al Giornale di Monza.

L'assessore definisce i livelli altissimi di consumo di suolo raggiunti a Lissone "dipendenti dalle scelte del passato". Rossati dimentica che il suo schieramento politico ha fatto la parte del leone negli ultimi decenni nel cementificare Lissone. Dimentica che quel 71% dovrebbe rappresentare un monito per il futuro, dovrebbe portare tutti a un impegno condiviso per stoppare immediatamente il consumo di suolo.

Hanno tuonato i rappresentanti del comitato che osteggia la mastodontica opera e che riunisce famiglie tra Lissone, Macherio e le frazioni Santa Margherita e Bareggia.

Il nodo viabilità

Ma anche il tema della viabilità e del traffico veicolare e su gomma tiene banco.

Secondo l'assessore Pedemontana servirebbe a rendere più veloce la tratta da Cesano a Vimercate e a togliere traffico dalla Valassina e dalla Milano-Meda. Qui l'imprecisione si fa grave perché non esiste un solo dato scientifico a supporto di questa tesi. Nessuna parola sull'analisi costi-benefici fatta per Pedemontana. L’assessore non la cita perché non può citarla. Questa analisi non esiste, nessuno l' ha mai fatta. Come si può decidere un progetto di questa natura senza un'analisi dettagliata, rigorosa e indipendente?

Concludono i rappresentanti del comitato contrario all'opera.

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