Cavenago

La storia di Gabriele alla Camera

La vicenda del giovane cavenaghese, vittima di un incidente sul lavoro nel 2019, al centro di un docu-film

La storia di Gabriele alla Camera
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La storia di Gabriele Di Guida approda in Parlamento. Nella giornata di martedì, infatti, Ester Intini, mamma del 25enne morto sul lavoro nell’aprile del 2019, è stata protagonista di una giornata dedicata proprio agli infortuni sul lavoro.

Il dibattito

Nella nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati), l’Anmil, insieme al Gruppo Silaq (Società di consulenza e formazione), su iniziativa del Presidente dell’XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera dei Deputati, On. Walter Rizzetto, e con il Patrocinio della Camera dei deputati grazie al Presidente On. Lorenzo Fontana, hanno promosso un momento di confronto aperto e partecipato con esperti ed istituzioni sul tema della sicurezza lavorativa tramite la proiezione del docufilm «InSicurezza» (della durata di circa 35 minuti) di Stefano D’Andrea e con la regia di Paolo Cirelli.

Gabriele Di Guida

La storia di Gabriele alla Camera

Una pellicola all’interno della quale viene anche raccontata la storia di Gabriele Di Guida, il cui ricordo è stato reso ancor più vivido dalle parole di mamma Ester, intervenuta al termine della proiezione:

«Ormai collaboro con Anmil da diverso tempo e appena posso cerco di offrire il mio contributo per una causa così importante come quella della prevenzione delle morti sul lavoro - spiega la cavenaghese - Martedì alla Camera dei Deputati erano presenti gli studenti di alcune scuole di Roma ed è stato bello poter raccontare loro chi era Gabriele e cosa gli è successo. Informare è fondamentale, soprattutto considerando che il numero delle morti o degli infortuni sul lavoro non accenna diminuire. E’ stata una giornata molto intensa, ma allo stesso tempo molto importante. Incontrare gli studenti o comunque ragazzi molto giovani mi permette di spiegare al meglio ciò che bisogna evitare e ciò a cui bisogna stare attenti sul posto di lavoro». Anche e soprattutto quando si verificano situazioni come quella di Gabriele, rimasto vittima di un macchinario per il cui utilizzo non aveva ricevuto la giusta formazione. «Quello che è successo a mio figlio è noto, ma credo che l’Anmil e le persone che incontro apprezzino il mio voler raccontare la sua storia senza rabbia, senza necessariamente puntare il dito contro qualcuno - conclude Ester - Nelle prossime settimane potrebbe entrare in vigore una nuova Legge sulla sicurezza sul lavoro e sono contenta del mio, piccolo, contributo che posso dare nel raggiungimento di ogni traguardo».

(nella foto di copertina la madre Ester Intini durante l’incontro alla Camera)

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