Passato, presente e futuro di Villasanta. Tutto disegnato su un muro. E non uno qualunque, bensì quello che costeggia la pista ciclopedonale della Ghiringhella, tornato a vivere di gioia e colori grazie ai ragazzi della “B-612”, l’associazione educativa che richiama intorno a sé giovani e famiglie.
La storia raccontata sul muro della Ghiringhella
Sono stati proprio loro i protagonisti di questa bellissima storia di riqualificazione urbana: tra venerdì e domenica, infatti, ragazzi e ragazze hanno vestito i panni dei writer e, bombolette spray alla mano, hanno realizzato un bellissimo murales capace di raccontare (e trasmettere) la storia di Villasanta. A partire dal suo passato:
“Per questo primo pezzo abbiamo deciso di coinvolgere gli ospiti della Rsa “Villa San Clemente”, a cui abbiamo chiesto di raccontarci i loro ricordi legati alla città – spiega il presidente dell’associazione, Lorenzo Ravenna – E tra tutti gli aneddoti, insieme a loro, abbiamo riportato in vita lo storico chiosco di Domenico, uno dei punti di ritrovo più famosi dell’epoca. Insieme ad esso sono raffigurate anche due figure anziane, una tessitrice e una lavandaia, a rappresentare due degli antichi mestieri che hanno segnato la storia industriale di Villasanta”.
Passato, presente e futuro
Poi spazio al presente, con gli stimoli che sono arrivati direttamente dall’Amministrazione comunale e dai cittadini coinvolti nell’operazione. Qui sono raffigurati i monumenti naturali per eccellenza: il Resegone, il Parco e il Lambro. Ma anche gli edifici più iconici di Villasanta, come Villa Camperio (dove recentemente l’associazione ha preso casa) e il Palazzo comunale, da cui sbuca un pallone diretto verso la piazza, dove ogni pomeriggio decine di bambini sono soliti ritrovarsi a giocare. E poi ancora le biciclette, ma anche un richiamo alla “Gabbianella e il Gatto”, omaggio a Giovanni Ferrari, originario di Villasanta e indimenticato animatore della celebre storia, i cui parenti hanno partecipato all’inaugurazione di domenica sera. Infine il futuro:
“In questa sezione abbiamo voluto lasciare il muro essenzialmente vuoto, con alcuni elementi di fantasia e mani pronte a disegnare e scrivere, come a dire che il nostro futuro, e quello della città, è ancora tutto da progettare – prosegue Ravenna – E poi abbiamo aggiunto anche la Natura mentre riprende possesso di edifici e cemento: un auspicio… per il futuro”.
Riportato in vita un “non luogo”
Non mancano poi alcuni elementi che richiamano la triste attualità come l’emergenza umanitaria in corso a Gaza, come le barchette colorate e un’anguria, simbolo utilizzato per identificare la Palestina:
“E’ stato un fine settimana impegnativo, ma veramente straordinario – la chiosa degli organizzatori – E’ stato fatto davvero un grandissimo lavoro e speriamo di essere riusciti non solo a riportare in vita quello che fino a ieri era solo un muro grigio, ma anche di poter trasmettere in questo modo quella che è la storia della nostra città e della nostra comunità. Un grazie a tutti coloro che sono intervenuti contribuendo al risultato; grazie all’Amministrazione comunale che ci ha sostenuto anche in questo progetto mettendoci a disposizione gli spazi e grazie sia a Fondazione Cariplo che alla Casa dei Popoli per averci fornito le risorse necessarie a realizzare tutto questo”.
Uno, due… e tre murales
Quello della Ghiringhella, ricordiamo, è il secondo murales. Ad aprile era stato inaugurato quello nella piazzetta di via della Resega, accanto alla sede del Corpo musicale, mentre la prossima settimana ne verrà portato a compimento un terzo che troverà posto (su appositi pannelli) nel camminamento tra Villa Camperio e il suo parco.
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