Costi in aumento

La Tari colpisce le famiglie: +35 per cento

L’opposizione attacca: «Il vigile ecologico è inutile e costoso, bisognerebbe far rispettare il contratto con Gelsia Ambiente»

La Tari colpisce le famiglie: +35 per cento

Salasso tassa rifiuti a Barlassina. Nelle ultime settimane sono arrivati nelle case gli avvisi di pagamento della Tari e, come era previsto, ci sono stati molti aumenti per i cittadini, che si sono visti recapitare una tariffa di molto superiore rispetto allo scorso anno.

La Tari colpisce le famiglie: +35 per cento

Come notato da Insieme per Barlassina:

«Per le utenze domestiche abbiamo visto un incremento anche del quaranta per cento – ha dichiarato il gruppo consiliare di opposizione – Frutto di una scelta politica a cui siamo sempre stati contrari e che ora i cittadini si trovano a dover pagare». Anche il consigliere comunale Claudio Trenta, rappresentante dell’altro gruppo di minoranza, ha criticato le scelte dell’Amministrazione: «Nel 2024 ho pagato 170 euro, nel 2025 dovrò pagarne 230, un aumento del 35 per cento, che considero assurdo vista la qualità del servizio di Gelsia Ambiente».

Anche molti cittadini si sono lamentati dell’aumento della tariffa, specialmente in relazione alla scarsa pulizia delle strade.

Le ragioni del rincaro

Sono due le ragioni di questo rincaro. La prima è un aumento fisiologico, visto che quest’anno è entrato a regime il nuovo piano tariffario, che si basa sui prezzi del 2023, mentre quello precedente si basava sul 2020, e in questi anni l’inflazione ha colpito duro. La seconda è che l’Amministrazione ha voluto introdurre dei servizi ulteriori, fra cui un giorno in più di spazzamento delle strade e il vigile ecologico, che hanno un costo non indifferente.

«Abbiamo dovuto assorbire l’inflazione – ha spiegato l’assessora all’Ambiente, Serena Ronzoni – E grazie al potenziamento di quanto viene fatto in paese penso che la differenza, almeno in parte, si veda: i cestini sono sicuramente più puliti». Gli aumenti non sono comunque una sorpresa, visto che sono esattamente quelli che erano stati preventivati in Consiglio comunale al momento dell’approvazione del piano sui rifiuti.

Serena Ronzon

Sia il consigliere Trenta che il Centrosinistra barlassinese però concordano sul fatto che l’introduzione del vigile ecologico, che può segnalare ed emettere multe per chi viola le regole sullo smaltimento dei rifiuti, sia una spesa inutile.

«Paghiamo 11mila euro l’anno questo servizio – ha notato Trenta – Ovvero 846 euro al mese e 52 l’ora visto che è presente solo quattro ore a settimana, per un lavoro che può essere eseguito da chiunque o quasi. E’ un costo ingiustificato, specialmente perché Gelsia Ambiente ha più volte dimostrato di essere poco attenta al rispetto di quanto pattuito dal contratto».

D’accordo Insieme per Barlassina: «Questa figura non ha prodotto risultati se non un aumento dei costi: avremmo fatto meglio a investire sulla consapevolezza dei cittadini e sul controllo del lavoro di Gelsia Ambiente, che ci segnalano spesso lascia molto a desiderare».

Sotto questo punto di vista l’assessora Ronzoni si è permessa qualche riserva:

«Questa è un’innovazione sperimentale e se non produrrà i risultati attesi verrà meno. Il vigile è attivo da poco, ma ha già fatto sei multe e 22 accertamenti. Se non ci fossero maleducati in giro non servirebbe…». E ha concluso: «Con l’arrivo di nuove telecamere potremo controllare meglio tutte le situazioni critiche. Inoltre andremo avanti con le pulizie mensili del territorio da parte dei cittadini volontari».