L'associazione Arca piange una storica volontaria
Per 17 anni ha indossato il camice arancione, regalando sorrisi e sostegno agli ospiti dell'hospice
Cordoglio per la scomparsa di Lida Gandini, 74 anni, di Giussano, storica volontaria dell'associazione Arca. Per ben 17 anni, Lida ha indossato il camice arancione ed è stata vicina ai malati dell'hospice.
E' stata una delle primissime volontarie
Lida Gandini, 74 anni, è stata un volto «storico» della grande famiglia Arca, l'associazione che da oltre 30 anni opera in hospice. Lida è stata una delle primissime volontarie che hanno seguito il primo corso per diventare volontari. Per 17 anni ha indossato il camice arancione, regalando agli ospiti dell’hospice di via Milano a Giussano, sorrisi, allegria, sostegno e anche tante prelibatezze che amava preparare in cucina.
Da qualche mese era ospite nella struttura
L’hospice era per Lida come una seconda casa e proprio in quella casa, nella stanza numero 7, addobbata con fiori e piante, che tanto le piacevano e con il tavolino sempre imbandito per accogliere amici e parenti, ha vissuto gli ultimi mesi della sua vita. Era entrata una prima volta ma poi era stata dimessa per essere seguita a domicilio, poi a luglio era rientrata di nuovo in struttura.
La malattia vissuta con il marito
Per un certo periodo, ospite come lei in hospice, c’era stato anche il marito, Franco Colombo, che si è spento a maggio. Lida e Franco erano sposati da più di 50 anni e non avevano figli: la coppia è stata sempre molto unita, nella vita, ma anche nella malattia. Entrambi hanno affrontato le cure oncologiche ed entrambi sono stati seguiti dallo staff delle cure palliative e sostenuti, giorno dopo giorno dagli amici e dalle amiche di Arca. E proprio le volontarie, le più care a Lida, le sono state vicine fino alla fine, martedì 3 ottobre, quando se n’è andata.
Il doppio ruolo di volontaria e paziente
La sua scomparsa lascia tanta commozione ma anche un grandissimo ricordo di una donna sempre serena, forte, che amava la compagnia, capace di vivere il suo doppio ruolo di volontaria e paziente, come un esempio per tutti. L’ha dimostrato anche durante la cena sociale di Arca, che si è svolta qualche settimana fa: Lida ha voluto partecipare da volontaria, regalandosi una serata fuori dall’hospice, insieme alle sue amiche volontarie. In quell’occasione ha voluto ricordare a tutti i presenti la forza che hanno i volontari, stando accanto a chi sta male. L’ha fatto, lasciando quello che sarà un vero e proprio testamento spirituale.
Il ricordo della presidente dell'associazione Arca
Tanti i ricordi che resteranno nel cuore dei volontari, del vice presidente Marco Raffaele Casati, della presidente Annamaria Colombo:
«La nostra grande famiglia Arca perde un’amica e una valida volontaria, che si è spesa molto per l’associazione. Ha vissuto a pieno il senso del volontariato in hospice, e l’ha fatto in un duplice ruolo: da volontaria e da ospite».
Lida, di origine mantovane era arrivata a Giussano da giovane e insieme ai genitori lavorava al vecchio bar «Popolo», in via Preda che ora non c’è più. Qui aveva conosciuto suo marito con il quale ha vissuto una vita intera, circondati dall’affetto di tanti amici e dai familiari. In tanti hanno voluto darle l’ultimo saluto giovedì 5 ottobre nella chiesa di Robbiano.