La protesta a Lissone

Lavori fantasma nella ex cava, i residenti: "Noi cittadini di serie B"

Ferme da mesi le operazioni per il prolungamento di via Sacconi e nell'area di via Guareschi

Lavori fantasma nella ex cava, i residenti: "Noi cittadini di serie B"
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Lavori fantasma a Lissone. I residenti tornano a chiedere a che punto sono le operazioni promesse sulla ex cava dell'Anas.

Lavori fantasma in via Cilea

«Le tasse le paghiamo come tutti, ma ci sentiamo cittadini di serie B»: è questo il duro sfogo di Patrizia Scarpino, residente di via Sacconi, da sempre portabandiera delle problematiche dell’isolato residenziale a ridosso dello svincolo della Statale Valassina nel rione Da là dal punt.

I lavori nella ex cava dell’Anas sono finiti ormai da mesi, l’area è stata recintata e i cancelli chiusi - ha sbottato la lissonese - Che fine hanno fatto i lavori per la realizzazione del nuovo giardino per il quartiere? Il progetto c’è eccome.

In effetti un progetto - legato alla realizzazione della nuova area verde dove un tempo sorgeva la vecchia cava dell’Anas tra via Cilea e via Guareschi - c’è ed era stato presentato nel giugno del 2020.

Lissone, ex cava Anas in via Guareschi
Lissone, ex cava Anas in via Guareschi

Nei piani dell’accordo tra Comune e Anas (proprietaria dell’area di 7mila metri quadrati) era prevista la realizzazione di un’area a deposito dei mezzi della società stradale (già completata) e la realizzazione di un giardino pubblico con essenze e piante.

E il prolungamento di via Sacconi?

Il Comune, invece, si sarebbe dovuto occupare della realizzazione del prolungamento di via Sacconi con viale Valassina.

L’area verde dove c’era la montagnetta della cava è passata dall’essere una discarica a cielo aperto a una foresta incolta e abbandonata. Il cancello è stato chiuso e non si può più entrare.

Niente da fare nemmeno per il prolungamento della strada.

Sia il prolungamento di via Sacconi che la sua asfaltatura sono spariti nel nulla. Nei giorni scorsi ho contattato l’assessore ai Lavori pubblici Oscar Bonafè che si è giustificato, ancora una volta, dicendo che non ci sono soldi per questo intervento - ha proseguito Scarpino - Tra l’altro stiamo ancora aspettando che il sindaco venga qui a vedere le condizioni di questa zona.

Ha proseguito la residente di via Sacconi.

Erbacce e... rifiuti

Poi c’è il problema delle erbacce lungo il bordo della strada e la situazione legata alla gestione dei rifiuti.

Quando i mezzi della differenziata passano, oltre a sfrecciare a velocità sostenuta, se per sbaglio “perdono” qualche sacco dal camion non si fermano per raccoglierlo e vanno via lasciandolo in mezzo alla strada. La situazione, davvero, sta diventando insostenibile. Sono dieci anni che siamo in questa condizione e che aspettiamo, ora che la situazione sembrava essersi sbloccata si è fermato tutto di nuovo. Ma a pagare le conseguenze siamo noi residenti, certo è che non ci fermiamo qui.

Così ha concluso Patrizia Scarpino, chiedendo ufficialmente al sindaco di recarsi sul posto per conoscere meglio la situazione.

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