Scenario complicato

Le associazioni di categoria si fanno ponte tra imprese colpite dall’alluvione e le istituzioni

"Chiediamo interventi immediati per l’emergenza, ma soprattutto un piano di lungo periodo che metta in sicurezza le nostre città"

Le associazioni di categoria si fanno ponte tra imprese colpite dall’alluvione e le istituzioni

L’alluvione che ha colpito Meda e i comuni limitrofi lunedì 22 settembre ha lasciato dietro di sé una devastazione senza precedenti. Case, negozi e imprese sommerse dall’acqua, famiglie che hanno perso tutto, attività produttive e commerciali messe in ginocchio.

Le associazioni di categoria si fanno ponte tra imprese colpite dall’alluvione e le istituzioni

Di fronte a questo scenario drammatico, APA Confartigianato Imprese, A.C.A.I. Associazione Cristiana Artigiani Italiani, Assolombarda Sede di Monza e Brianza e Confcommercio Milano Lodi Monza Brianza hanno raccolto le testimonianze e le richieste delle aziende colpite e si fanno portavoce delle loro istanze presso le istituzioni. L’obiettivo è chiaro: non lasciare sole le imprese e garantire che la città possa guardare con fiducia al futuro.

Le imprese chiedono ristori

Le richieste che arrivano dal territorio sono precise. Le imprese colpite domandano ristori adeguati per affrontare i danni subiti, la sospensione temporanea di tasse locali come la TARI e l’apertura di tavoli di confronto con banche e assicurazioni, al fine di sostenere la liquidità e approcciarsi a polizze in grado di garantire la sicurezza di capannoni, macchinari e spazi di lavoro. A queste misure di emergenza si affianca la necessità di un impegno strutturale: servono opere di messa in sicurezza dei centri cittadini e delle aree più vulnerabili, sempre più spesso colpite dalle esondazioni del torrente Tarò e da piogge di eccezionale intensità.

Le associazioni rimarcano inoltre che Meda è un centro vitale, ricco di storia, attività e relazioni che costituiscono un patrimonio da salvaguardare. Il rischio, di fronte a eventi di tale portata, è che il cuore economico e sociale della comunità venga messo in crisi. Per questo motivo, gli imprenditori – attraverso le loro associazioni – chiedono interventi che non si limitino a gestire l’emergenza, ma puntino soprattutto sulla prevenzione. Solo mettendo in sicurezza il territorio si potrà
garantire un futuro sereno a cittadini e imprese.

Inoltre, con l’aumento degli eventi estremi legati ai cambiamenti climatici, è importante che a tutto questo si accompagni un supporto pubblico nazionale o regionale agli investimenti che le attività economiche possono fare volontariamente per prevenire gli impatti sui beni e sulla continuità aziendale. Ad oggi, non sono disponibili agevolazioni a sostengo degli interventi in tale direzioni. Questo attiverebbe un circolo virtuoso che ridurrebbe l’impatto sistemico e eviterebbe di disporre della sola strada dell’aumento dei premi assicurativi e dei ristori per mantenere il sistema. Le associazioni firmatarie si assumono il compito di portare queste istanze ai livelli istituzionali superiori, regionali e nazionali, affinché la voce delle imprese colpite sia ascoltata con la necessaria attenzione e si trasformi in azioni concrete.

“Accanto a imprese e famiglie”

«Siamo accanto alle imprese e alle famiglie che in queste ore vivono incertezza e dolore. Il nostro ruolo, oggi più che mai, è quello di fare da ponte tra il tessuto economico e le istituzioni, per aprire canali di dialogo e accompagnare il territorio verso risposte rapide ed efficaci. Chiediamo interventi immediati per l’emergenza, ma soprattutto un piano di lungo periodo che metta in sicurezza le nostre città e il loro tessuto produttivo», dichiarano congiuntamente le associazioni.