Riflessione

Le scarpette rosse "scendono" in campo insieme alla Vero Volley ma "E' l'ora dei fatti concreti"

La Presidente del Consorzio Vero Volley Alessandra Marzari: "Le scarpe rosse sono un simbolo, ma niente è cambiato dal punto di vista delle normative".

Le scarpette rosse "scendono" in campo insieme alla Vero Volley ma "E' l'ora dei fatti concreti"
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Anche il mondo della pallavolo ha voluto "esserci" e dare un chiaro segnale contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne. Lo ha fatto nel fine settimana, in occasione delle partita giocatasi a Monza tra Vero Volley Milano e Chieri. Così come gli altri club, le giocatrici del Consorzio hanno allineato sottorete delle scarpette rosse, per sensibilizzare sul tema e stimolare una riflessione, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Le scarpette rosse scendono in campo insieme alla Vero Volley ma "E' l'ora dei fatti concreti"

“Le scarpe rosse sono un simbolo - ha fatto sapere la presidente del Consorzio Alessandra Marzari - ma niente è cambiato dal punto di vista delle normative”.

"Anche in tema di abusi e violenze - si legge nella nota della Vero Volley - all’interno del mondo sportivo, ad esempio, rimane una distanza e una non connessione tra la giustizia ordinaria e quella sportiva, tra le procure dei tribunali e quelle federali. Questo fa sì che i “predatori”, anche in un momento di battage mediatico come quello al quale stiamo assistendo, possano continuare ad agire indisturbati. Eppure basterebbe così poco per migliorare la situazione; come ad esempio, portare da quattro a otto stagioni sportive il termine per l’esercizio dell’azione disciplinare qualora si tratti di violazioni commesse con abusi e/o violenze, interrompendo così la prescrizione. Cosa c’è bisogno che accada ancora? Cosa c’è ancora da capire?"

"Se la normativa resta questa i "predatori" continueranno a colpire le loro vittime"

Un invito alla riflessione dunque, anche a fronte della recente bufera che ha coinvolto il mondo della ginnastica:

"Non sono bastati neanche i fatti emersi nel mondo della ginnastica…Se i differenti ambiti della giustizia non si incontrano, se la normativa resta questa, possiamo mostrare delle scarpette rosse o colorare anche le panchine, ma i “predatori” continueranno a colpire le loro vittime rovinando la vita di bambini e bambine - si legge ancora nella nota.

Il Consorzio invita a compiere atti concreti a favore delle donne, come quelli elencati da Change the Game, un’organizzazione di volontariato impegnata a proteggere atlete e atleti da violenze e abusi sessuali, emotivi e fisici.

"E’ l’ora dei fatti concreti indicati da Change the Game, dalle altre associazioni e da tutti coloro che si occupano di questo lato oscuro dello sport che sembra non entrare mai nell’agenda delle istituzioni".

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