Le sfide della vita e nello sport: convegno per gli studenti di Meda
Coinvolti centinaia di ragazzi del liceo Marie Curie e dell'Istituto Lorenzo Milani, in collaborazione con Auxologico.
"Le sfide della vita e nello sport": centinaia di ragazzi del liceo Marie Curie e dell’Istituto professionale Lorenzo Milani di Meda sono stati coinvolti in un convegno di elevato profilo scientifico e culturale organizzato dagli Istituti scolastici in collaborazione con Auxologico.
Le sfide della vita e nello sport
Il convegno si inserisce nelle manifestazioni collegate alla Meda Urban Race e, proprio partendo dalla manifestazione sportiva, ha voluto affrontare con studenti, docenti, sportivi e docenti universitari il tema delle “sfide della vita e nello sport”. Lo sport come strumento di salute, crescita umana e forma di inclusione sono stati i temi affrontati nel convegno. Il parterre dei relatori è stato d’eccezione: Gianluca Castelnuovo, psicologo dell’Università Cattolica e di Auxologico, Daniela Lucini, internista dell’Università degli Studi di Milano e di Auxologico, due atleti campioni nazionali, non vedenti, Alessandro Cannata e Paolo Perna, un rappresentane del Comitato Paralimpico, Luca Cavaggioni. Ha moderato il convegno Antonio Robecchi, fisiatra direttore medico di Auxologico Meda riabilitazione con la collaborazione di Wilma De Pieri, preside del liceo Marie Curie, e di Maria Alberti, preside dell’Istituto Milani.
Performance, limiti e inclusione
Si è parlato di persona, performance e inclusione: sfide della vita, nella scuola e nello sport. Si è discusso di limiti da affrontare, accettare o superare che ci rinforzano e ci rendono più uguali, implicitamente avvicinandoci all’altro che affronta il nostro medesimo limite. Lo sport è stato utilizzato come modello rappresentativo di elementi utili per il benessere fisico e psicologico e per la crescita di tutti. De Pieri ha fatto gli onori di casa al liceo, sottolineando l’importanza per la scuola di affrontare temi come quelli del benessere in generale, dello sport, dell'inclusione, dell’alimentazione per arrivare in modo più diretto ai ragazzi e alle loro famiglie. Anche Alberti ha evidenziato come sia importante sensibilizzare i giovani sulle abilità che si nascondono dietro le disabilità, valorizzando perseveranza, socialità e benessere bio-psico-fisico.
Lo sport fa bene al fisico e alla mente
Come ben argomentato dai relatori lo sport fa bene al nostro corpo ma anche alla nostra mente, l’attività fisica ha tutta una serie di ripercussioni psicologiche positive, dalla riduzione dello stress al miglioramento del tono dell’umore, dalle migliori performance a livello cognitivo a un sonno più ristoratore nelle ore notturne. Nel caso di diffidenza o ritrosia verso lo sport è importante trovare quel funzionale equilibrio fra sfide e capacità personali che permettono di esaltare il proprio corpo.
Le testimonianze di due atleti non vedenti
Particolarmente apprezzate sono state le testimonianze dei due atleti nazionali paralimpici, entrambi non vedenti, Cannata e Perna, per i quali i valori della fiducia e dello sport segnano il cammino per raggiungere tutti i nostri desideri. Condividere e raccontare a giovani studenti la loro esperienza professionale e sportiva è stato il modo migliore per condividere il superamento di ogni barriera.