Mancano i soldi a scuola e si usano i fondi del contributo volontario
C'è molta preoccupazione tra i genitori per il futuro dell'istituto comprensivo Don Beretta
Difficoltà economiche ma anche di «assenze» all’istituto comprensivo «don Beretta» di Paina di Giussano, dove mancano i soldi - a quanto pare pure per la carta igienica - e si usano i fondi che i genitori versano ogni anno, a settembre, come contributo volontario. Preoccupazione tra le famiglie.
Problemi economici
Ci sarebbero diversi problemi all'istituto comprensivo don Beretta, di Paina. Problemi economici poichè a quanto pare mancherebbero anche i soldi per la carta igienica. Già nel consiglio d’istituto di fine maggio, prima della chiusura estiva della scuola, erano emerse preoccupazioni e parecchie polemiche tra i genitori per la situazione finanziaria dell’istituto scolastico, che aveva un bilancio in rosso, con un «buco» non precisato ma con un segno meno di almeno 50.000 euro.
Preoccupazioni dopo l'ultimo consiglio di istituto
Le preoccupazioni di allora, per la difficoltà che ne sarebbero derivate nella gestione delle attività a partire da settembre con l’avvio del nuovo anno scolastico si sono ulteriormente acuite, a seguito anche dell’ultimo consiglio d’istituto che si è svolto lunedì 16 dicembre. Tra i punti in discussione, infatti, come si legge nell’atto di convocazione, all’albo pretorio, c’è l’«utilizzo del contributo volontario dell’anno scolastico 2024/25 per spese correnti contingibili ed urgenti».
Il contributo volontario
Ed è proprio su questo punto che alcuni genitori hanno espresso ulteriore preoccupazione e perplessità. Perchè mettere mano a quei soldi? Ogni famiglia all’inizio dell’anno versa infatti un contributo volontario tra i 15 e 20 euro alla scuola che servono a finanziare progetti didattici per gli studenti, fondi che però a quanto risulta, servirebbero invece per altre spese, quelle correnti, o meglio anche per acquistare carta igienica, detersivi e altro materiale per la scuola.
«Questo fondo, che ha una sua specificità, sarà utilizzato per altro. La verità è che la scuola è senza soldi - ha fatto notare un genitore - ormai da mesi sappiamo che ci sono problemi finanziari, ma solo pochi conoscono il vero motivo. Non abbiamo dimenticato il consiglio d’istituto che c’è stato a fine maggio con documenti segretati e revisori che hanno bocciato il consuntivo, già in quella occasione erano emerse molte preoccupazioni per il futuro, preoccupazioni che la stessa dirigente aveva espresso in quella seduta, prevedendo tempi difficili per il futuro».
Le dimissioni del direttore amministrativo (Dsga)
Ai problemi di natura economica, si aggiungono però altre questioni, legate all’avvicendarsi dei direttori amministrativi (Dsga), l’ultimo pochi giorni fa, che si sarebbe già dimesso. Espletato il suo impegno in consiglio d’istituto lunedì sera, martedì non era già più in servizio alla scuola di Paina.
Il Provveditore di Monza ha già messo infatti on line l’avviso per la ricerca di un nuovo Dsga.
Dirigente "pendolare" dopo la nomina ad assessore in Sicilia
E c’è poi anche un’ulteriore preoccupazione per la recente nomina della dirigente scolastica Sabrina Amato, ad assessore al Bilancio nel comune di Favara, in provincia di Agrigento. Da ormai due mesi la dirigente è entrata nella Giunta del comune siciliano e va avanti indietro per espletare le sue funzioni istituzionali. Non è chiaro però come gestirà questo doppio ruolo di assessore e preside a distanza. Tra le indiscrezioni che circolano c’è anche quella che possa andare in aspettativa per dedicarsi solo alla politica.
Le segnalazioni al Comune
Tutte queste preoccupazioni sono note anche agli amministratori comunali , che pur non avendo nessuna competenza in materia, nei giorni scorsi hanno ricevuto mail e telefonate di genitori preoccupati per il futuro della scuola, per la mancanza di comunicazioni chiare e di figure dirigenziali di riferimento per le scuola di Paina, Birone e Robbiano.