Medico di base in pensione, pazienti spiazzati a Carate: ma c'è il sostituto
La dottoressa Marina Sirtori a riposo. Al suo posto Ats Brianza ha nominato due sostituti in attesa di un nuovo incaricato dal 17 ottobre
A Carate Brianza tantissimi pazienti sono rimasti spiazzati in settimana dopo il pensionamento della storica dottoressa di base.
Marina Sirtori a riposo a Carate Brianza
Dal primo ottobre Marina Sirtori, storico medico di famiglia, ha lasciato il servizio per mettersi a riposo dopo anni di onorata attività e professione. La notizia ha colto di sorpresa diversi pazienti della dottoressa, che erano all'oscuro del suo pensionamento e hanno iniziato un preoccupato tam-tam tramite le pagine social per chiedere informazioni e chiarimenti.
La risposta è arrivata da Ats Brianza che, con un avviso diffuso nel pomeriggio di oggi, venerdì 30 settembre, ha rassicurato appunto sulla sostituzione della dottoressa Sirtori.
Dal 3 al 14 ottobre, per assicurare la continuità dell'assistenza sanitaria primaria ai pazienti rimasti senza medico, sarà possibile rivolgersi al dottor Giovanni Mascheroni o alla dottoressa Antonella Ghezzi, che riceveranno presso l'ambulatorio di via Don Costante Mattavelli, previo contatto telefonico al numero 0362-903039 secondo giorni e orari prestabiliti.
Si potrà contattare i due medici in sostituzione, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 12 e nel pomeriggio, dalle 15,30 alle 16,30.
A partire dal 17 ottobre invece inizierà l'attività un medico incaricato provvisorio e sarà poi cura di Ats Brianza fornire le indicazioni sulle modalità e i nuovi orari di ricevimento.
Della vicenda si è interessato in settimana anche il sindaco Luca Veggian che ha incontrato Ats e i medici di base di Carate Brianza per predisporre un piano di sostituzione.
A luglio sulla carenza di medici di medicina generale era stata convocata anche una conferenza stampa dai vertici di Ats Brianza e dell'Asst Brianza. Secondo quanto era stato spiegato sono oltre 17mila i pazienti che non hanno un medico di medicina generale sul territorio. E la cifra potrebbe salire a ritmo vertiginoso fino a 41 mila entro il 31 dicembre, se non subentrassero nuovi presidi del servizio di continuità assistenziale che Ats sta allestendo per tamponare la situazione.