La polemica

Mezzago, nuovo capitolo dello scontro tra Amministrazione e Pro Loco

Durissimo comunicato della civica di maggioranza "Cambia Mezzago": "Ci saremmo aspettati apertura e trasparenza".

Mezzago, nuovo capitolo dello scontro tra Amministrazione e Pro Loco
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Mezzago, nuovo capitolo dello scontro tra Amministrazione comunale e Pro Loco dopo la diffida dei giorni scorsi. La civica di maggioranza "Cambia Mezzago" attacca: "Ci saremmo aspettati apertura e trasparenza".

"Clima ostile fin dall'inizio"

Non c'è pace a Mezzago. Dopo la seconda diffida inviata dal Comune alla Pro Loco, e dopo la presa di posizione di "Mezzago Democratica", sono arrivate le dure parole di "Cambia Mezzago", la civica di maggioranza che nell'ultime elezioni ha sostenuto la candidatura a sindaco di Massimiliano Rivabeni.

"E' venuto il momento di dire basta, non possiamo più tollerare la guerra che Pro Loco sta combattendo contro l'attuale Amministrazione di Mezzago, a discapito della cittadinanza - si legge nel comunicato diramato pochi minuti fa dal gruppo guidato in Consiglio comunale da Gian Luca Biffi - Fin dall'insediamento l'Amministrazione ha cercato di instaurare con tutte le associazioni un rapporto di collaborazione, nel pieno rispetto della loro autonomia. Dalla Pro Loco ci si aspettava apertura e trasparenza, che agisse da riferimento per le altre associazioni in virtù del ruolo predominante di promozione territoriale e del legame speciale con il Comune dal quale aveva ottenuto l'affidamento della tutela del marchio dell'Asparago Rosa (che, ricordiamo, è De.Co. Denominazione Comunale). Quello che si è palesato invece è stato un clima ostile, di chiusura non solo a collaborazioni con l'Amministrazione ma anche alla semplice condivisione di un calendario di iniziative; questa situazione è arrivata persino al paradosso in cui si organizzano iniziative sul territorio senza chiedere il patrocinio del Comune. Non suona strano? Esempio lampante di quanto il comportamento di Pro Loco sia scorretto è la questione della loro sede, nel seminterrato della biblioteca, in locali da sempre privi dei requisiti di agibilità che sono stati necessariamente liberati. Salvaguardare salute e legalità sono diventate secondo Pro Loco una colpa dell'Amministrazione! Anche dal punto di vista dello svolgere una attività di riferimento per l'associazionismo, Pro Loco continua a mostrare di non esserci, privilegiando il contatto con associazioni affini ed ignorando bellamente il resto. Nemmeno nella situazione in cui viene organizzato un evento comune, quale i mercatini Solidali di Natale, c'è stata una presa in carico della responsabilità di tirare le fila e spianare la strada per quanto concerne gli adempimenti burocratici o di coordinamento".

"La Pro Loco fa politica"

Ancora più dura la seconda parte del comunicato, in cui "Cambia Mezzago" accusa senza mezzi termini la Pro Loco di "fare politica". A testimoniarlo la presenza nel Consiglio direttivo di alcuni membri di "Mezzago Democratica".

"Siamo molto amareggiati per questa spiacevole situazione, che è purtroppo figlia di un chiaro schieramento politico da parte di diversi componenti del direttivo Pro Loco, più interessati a fare propaganda per Mezzago Democratica che a promuovere il territorio ed organizzare iniziative per i Mezzaghesi. Guarda caso, non appena l’Amministrazione ha informato i cittadini che era stata mandata una doppia diffida a Pro Loco per la diffusione di false informazioni, si è subito scatenata la protesta interessata del gruppo politico di Mezzago Democratica... Uno schieramento politico che prova a riproporre il “sistema Mezzago” nel quale diversi attori, politici ed economici del territorio, agiscono in una commistione di ruoli ed interessi dai contorni volutamente non definiti".

Un "sistema Mezzago" che, a detta della maggioranza, avrebbe cercato di "delegittimare l’attività amministrativa di Cambia Mezzago (“colpevole” secondo loro di aver sottratto il Comune al “Sistema Mezzago”) evitando accuratamente che le iniziative proposte possano in qualche modo essere ricondotte all’Amministrazione Comunale".

"Questo comportamento è chiaramente in contrasto con le nobili finalità che un’associazione dovrebbe perseguire indipendentemente da quale sia l’Amministrazione Comunale in carica. La promozione del territorio e dell'aggregazione dovrebbero andare oltre gli scopi politici, proprio per il bene della comunità - si legge nella parte finale del comunicato - Siamo consci che parecchie persone in Pro Loco non sono d'accordo con questo modo di agire, e forse non sono nemmeno a conoscenza dei processi decisionali che stanno alla base dei comportamenti sopra descritti. Questo ci fa sperare per il futuro che si riesca ad adottare una linea di maggiore moderazione, che metta l’associazionismo al centro e con esso la missione di promozione territoriale. L'Amministrazione Comunale non ha mai voluto imporre nulla a Pro Loco e mai lo farà, rispettando appieno la loro autonomia. Ci si aspetterebbe quindi la stessa serietà, rispetto e collaborazione".

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