Monza si impegna contro l'omotransfobia
La decisione di aderire alla rete Ready su richiesta della lista Lab Monza

Il Comune di Monza ha sottoscritto l'adesione alla Rete italiana degli enti impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione.
Rete Ready, la proposta di Lab Monza
Non è mancato il plauso di Lab Monza che si era appellata alla Giunta proprio per l’adesione alla rete Ready anche per tutelare le persone LGBTQIAP+ monzesi e brianzoli.
“Siamo lieti che la Giunta abbia raccolto il nostro input”, hanno detto il consigliere Francesco Racioppi e Lorenzo Spedo, ribadendo che nella loro mozione chiedevano anche formazione del personale per l'accompagnamento delle persone LGBTQIAP+, laddove necessario; promozione di campagne di contrasto all'omolesbobitransfobia; la celebrazione della giornata internazionale e l’individuazione in Comune di un ufficio di sostegno alla gestione delle azioni legate al contrasto dell'omolesbobitransfobia e all'inclusione della comunità arcobaleno, oltre all’istituzione di un tavolo tematico permanente e alla sensibilizzazione di legge per tutelare i diritti delle persone LGBTQIAP+.
La voce dell'assessora
Aderire alla rete Ready comporta la sottoscrizione di una specifica carta d'intenti che impegna il Comune a contribuire alla diffusione di buone prassi e diffondere politiche di inclusione sociale su tutto il territorio nazionale.
Nello specifico, chi aderisce si impegna ad avviare un confronto con le Associazioni LGBTQIAP+ locali così da individuarne i bisogni; sviluppare azioni positive sul territorio (e comunicarle alla Rete), partecipare agli incontri annuali tra i partner della Rete e infine avviare, ove possibile, una collaborazione interistituzionale tra diversi livelli di governo locale.
“Abbiamo aderito come Amministrazione alla rete RE.A.DY – spiega l’Assessore alle Pari Opportunità Andreina Fumagalli – perché ne condividiamo appieno i principi e intendiamo promuoverli in città attraverso politiche e azioni. Fare parte della Rete permetterà di dialogare con più associazioni e con un maggior numero di istituzioni impegnate sullo stesso fronte, garantendo così un ascolto ancora maggiore a tutte le realtà che rappresentano le persone LGBTQIAP+ nel nostro territorio”.