Morì in un attentato: nella "sua" piazza una panchina arcobaleno
Un altro messaggio forte a simboleggiare i principi di pace, fratellanza e amicizia tra popoli e culture differenti
Una panchina arcobaleno per ricordare il sacrificio di chi morì nel tragico attentato del primo luglio del 2016. Un altro luogo di memoria a Vedano al Lambro.
Morì in un attentato: ora la panchina
Un simbolo forte per simboleggiare la pace tra i popoli. Il Comune ha deciso di posizionare nell’area verde di piazza Cappelli, all’angolo tra via Piave e via Tagliamento, una panchina con i colori dell’arcobaleno, simbolo universale di pace, giustizia e libertà.
Un altro gesto per ricordare chi ha sacrificato la sua vita per il lavoro. Claudio Cappelli, infatti, il primo luglio del 2016 si trovava insieme ad altri italiani in un ristorante nel centro di Dacca, capitale del Bangladesh. In quelle ore, poi, un commando di terroristi di matrice islamica avevano fatto irruzione trucidando i presenti. L’Amministrazione vedanese aveva deciso di intitolargli la nuova piazza sorta sulle ceneri dell’ex oratorio tra via Tagliamento e via Piave. Ora il piccolo giardino si arricchirà di una nuova panchina, simbolo di pace universale.
Già una piazza in suo onore
Nel giugno del 2018, a distanza di due anni dalla tragedia, era stata inaugurata una piazza dedicata alla memoria di Claudio Cappelli. L'uomo, imprenditore nel settore tessile, è stato barbaramente trucidato nell'attentato di Dacca il primo luglio del 2016.
All'intitolazione avevano partecipato i genitori, che ancora abitano a Vedano, insieme alla moglie Valeria Beretta e la piccola figlia Stella che invece vivono a Barzanò.