Arcore

Nell'ex asilo San Giuseppe non ci sarà solo la Casa di Comunità

La Giunta regionale guidata dal governatore Attilio Fontana ha promosso un tavolo che vedrà tra i partecipanti, oltre al Comune, anche Asst e Ats

Nell'ex asilo San Giuseppe non ci sarà solo la Casa di Comunità
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E' arrivato il via libera dalla Regione: l'ex asilo San Giuseppe di via Tomaselli, ad Arcore, si trasformerà in Casa di Comunità ma non solo. Infatti la stessa Giunta regionale guidata dal governatore Attilio Fontana ha promosso un tavolo che vedrà tra i partecipanti, oltre al Comune, anche Asst e Ats.

Ricordiamo che il Comune di Arcore, nel dicembre del 2022, aveva formalizzato l’acquisizione dell’immobile per una cifra attorno ai 2 milioni di euro.

"Sei mesi di tempo per definire i servizi da affiancare alla Casa di Comunità"

A darne notizia è stata la stessa Amministrazione comunale arcorese.

"Con la lettera ricevuta oggi (ieri, mercoledì 10 gennaio ndr)  dal Comune di Arcore, l’Assessore regionale al Welfare, Guido  Bertolaso rende ufficiali gli accordi dell’ultimo incontro datato 28 novembre, con il sindaco di Arcore  Maurizio Bono e l'assessore al Bilancio Serenella Corbetta, alla presenza del Consigliere regionale Alessandro Corbetta - si legge nella nota stampa -  L’ex San Giuseppe è destinato a diventare molto più che una Casa di Comunità: il primo passo sarà l’analisi dei bisogni territoriali per definire i servizi da affiancare alla Casa di Comunità attraverso un tavolo congiunto tra Asst, Ats e Comune che predisporrà la proposta tecnica, organizzativa ed economica a Regione. Che tradotto in linguaggio meno burocratico significa sei mesi di tempo per definire, accanto ai contenuti della casa di Comunità, i servizi sanitari e sociali da rendere disponibili ai cittadini nell'immobile del San Giuseppe".

Che cos'è una Casa di Comunità?

Si tratta di un servizio strategico per rafforzare le prestazioni erogate sul territorio attraverso la creazione di reti di prossimità per l’assistenza territoriale, l’assistenza domiciliare, le cure primarie e il supporto sociale e assistenziale. L’obiettivo è la più efficace integrazione possibile fra tutti i servizi socio-sanitari. La Casa di Comunità garantisce un punto unico di riferimento per la salute dei cittadini, un percorso di cure personalizzate, l’accesso integrato all’assistenza sanitaria, socio-sanitaria e socio-assistenziale, la presa in carico della cronicità, una valutazione a 360° del bisogno di salute grazie ad un team di professionisti medici e sanitaria, con una serie di servizi quali quello di Front Office e Accoglienza, servizio di cure primarie, Punto Unico di Accesso, Ambulatorio Infermieri di Famiglia e di Comunità e Ambulatori specialistici Per la sua collocazione e dimensione punta a essere un importante punto di riferimento continuativo per la comunità arcorese.
Assistenza sanitaria primaria, attività di prevenzione, prelievi e vaccinazioni, cure primarie e continuità assistenziale, ambulatori specialistici, area dei programmi di prevenzione e di promozione della salute, attività di consultorio, area servizi sociali del Comune: questi i servizi che potrebbero trovare spazio nell'ex asilo.

Anche un asilo nell'ex asilo?

Secondo indiscrezioni nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale vi sarebbe l'intenzione di dare vita ad un asilo in collaborazione con Ats, Regione e università. In pratica si tratterebbe di un asilo che verrebbe creato accanto alla Casa di comunità e che accoglierebbe da un lato i piccoli con difficoltà psicomotorie e dall’altra i docenti universitari che a loro volta formerebbero i giovani universitari. Sfruttando l’idea dell’asilo l'Amministrazione darebbe anche continuità al lascito della famiglia Tomaselli e che potrebbe essere una formidabile opportunità per venire incontro alle famiglie e al mondo della formazione e della ricerca.

La soddisfazione del sindaco Bono

Il Sindaco Maurizio Bono non nasconde la sua soddisfazione:

“Un percorso ambizioso a volte complicato che non ci ha spaventato - ha sottolineato Bono - Abbiamo lavorato di concerto con la Regione e l’Assessore Bertolaso, che, nonostante il taglio dei fondi del Pnrr per le case di Comunità, da subito ha rimarcato la volontà di realizzare il progetto arcorese, in un’ottica più ampia di risposta ai bisogni del territorio non solo per la medicina di prossimità, ma per servizi sociali e sanitari integrati. Un ringraziamento anche al Consigliere Regionale Alessandro Corbetta, che ci ha supportato nei momenti finali”.

Anche l’Assessore Serenella Corbetta vuole rimarcare il percorso compiuto.

"Abbiamo lavorato con tutte le nostre forze ritenendo sin da subito il San Giuseppe come fulcro nevralgico per dare efficacia risposta ai bisogni dei cittadini in ambito sanitario e sociale. Ancora una volta, come l'anno scorso per l'acquisizione, uno splendido regalo, con qualche gironi di ritardo rispetto al Natale, per gli arcoresi di cui vado molto fiera."

"La Regione conferma l'interesse al potenziamento della sanità territoriale"

Così Alessandro Corbetta capogruppo della Lega in Regione Lombardia e promotore dell’incontro tenutosi in Regione il 28 novembre tra l’Assessore Bertolaso e il Sindaco Bono, in merito alla notizia della promozione del tavolo per la nuova Casa di Comunità ad Arcore.

“Bene il rinnovato interesse dell’Assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso per la proposta di realizzazione della Casa di Comunità presso l’edificio ‘Ex San Giuseppe’ di Arcore, presidio fondamentale per garantire nuovi servizi sanitari e sociali sia per la Città che per i Comuni limitrofi - ha sottolineato Corbetta - L’impegno ora è quello di lavorare tutti assieme – Regione, ATS, ASST e Comune – per costruire il progetto, reperire i fondi e avviare i lavori per rendere l’ex asilo una Casa di Comunità. Traguardo che non si è potuto raggiungere prima perché la struttura non era ancora di proprietà comunale e quindi non beneficiaria dei fondi del PNRR. Con la lettera inviata al Sindaco Bono Regione Lombardia dimostra, ancora una volta, il proprio forte interesse al potenziamento della sanità territoriale anche in Brianza. Ringrazio per il grande lavoro che stanno portando avanti il Sindaco Bono, l’Assessore comunale Corbetta e la maggioranza di centrodestra di Arcore per garantire un nuovo importante presidio socio sanitario sul territorio”.

Il tavolo istituzionale

Il tavolo istituzionale sarà attivato da subito e vedrà l'Amministrazione comunale impegnata per raggiungere l'operatività della struttura il prima possibile. Nella delibera di autorizzazione di acquisizione dell’immobile approvata all’unanimità dal Consiglio comunale il 18/07/2022, già si diceva che l’Immobile, per la sua collocazione e la sua dimensione, è idoneo al soddisfacimento dell’interesse pubblico e alla realizzazione di una Casa di Comunità. Questo quale importante punto di riferimento continuativo per la comunità arcorese, vuoi per le funzioni di assistenza sanitaria primaria, vuoi per le attività di prevenzione che in essa potrebbero essere esercitate, quali, ad esempio, prelievi e vaccinazioni, cure primarie e continuità assistenziale, area ambulatori specialistici, area dei programmi di prevenzione e di promozione della salute, attività consultoriali, area servizi sociali del Comune.

Il restauro dei beni immobili

Dopo questo periodo sino ad ora l'Amminsitrazione si è adoperata  per il restauro dei beni mobili ed artistici recentemente avviato. Contemporaneamente la liquidatrice ha provveduto ad incaricare specifica società per recupero dei registri scolastici e della documentazione da catalogare per il ministero. L’operazione di acquisizione dell’immobile ha permesso al liquidatore di saldare i debiti retributivi nei confronti degli insegnanti del San Giuseppe. Al termine delle procedure di liquidazione, previste proprio per questo mese, l’eventuale patrimonio residuo sarà devoluto al Comune

 

 

 

 

 

 

 

 

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