Audizione in Regione

Tratta B2 di Pedemontana: dal “no al pedaggio” all’ipotesi della scontistica

Confronto dei sindaci con l'assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi.

Tratta B2 di Pedemontana: dal “no al pedaggio” all’ipotesi della scontistica

Dal “no al pedaggio” all’ipotesi della scontistica. E’ quanto emerso questa mattina, giovedì 11 dicembre 2025, durante l’audizione in Regione sul pedaggiamento della futura autostrada (l’attuale Milano-Meda).

Audizione in Regione sul pedaggio

Si sono riuniti stamattina al Pirellone i sindaci firmatari della mozione unitaria che chiedeva l’apertura di un confronto sul tema del pedaggiamento dell’attuale Milano-Meda una volta trasformata in tratta B2 di Pedemontana. All’audizione nella V commissione Territorio, di fronte ai 14 sindaci brianzoli e comaschi che hanno aderito alla proposta di mozione unitaria, a cui si sono aggiunti anche quelli più direttamente coinvolti e i presidenti delle Province di Como, Fiorenzo Bongiasca, e Monza e Brianza, Luca Santambrogio, c’era l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi.

Terzi: “La strada più percorribile è la scontistica”

Dal confronto sono emerse le indicazioni sulle strade concretamente percorribili per ridurre l’impatto economico che la nuova autostrada avrà sui pendolari e, di conseguenza, sulla viabilità locale, che rischia di essere rapidamente saturata come alternativa gratuita. L’assessore Terzi ha chiarito che il progetto attuale di Pedemontana risale ad accordi e convenzioni con i Comuni del territorio degli anni Novanta e che, soprattutto, è parte di un project financing i cui costi di realizzazione sono sostenuti direttamente dal pedaggio e ci sono vincoli contrattuali e legali su questo aspetto, ma ha aperto il confronto su strumenti per la riduzione del pedaggio. Non una totale gratuità, quindi, ma una scontistica.

Cambio di rotta sul pedaggio della tratta B2

In seguito al confronto con l’assessore i sindaci firmatari della mozione hanno optato per un cambio di rotta, stando a quanto riferito dal sindaco di Lazzate, Andrea Monti:

“Intanto registriamo con piacere la partecipazione a questo confronto anche dei sindaci che non avevano condiviso la nostra mozione con cui è stato chiesto e ottenuto – ha commentato – Evidentemente si sono accorti della serietà ed efficacia della nostra iniziativa. Abbiamo ottenuto già un primo grande risultato, con il Pd che in commissione ha iniziato a parlare di scontistiche e dell’esigenza che gli interventi siano sostenibili economicamente. Abbiamo ricondotto la discussione nei binari della realtà, evitando di illudere e prendere in giro i cittadini”.

“Da oggi si apre un nuovo capitolo per trovare soluzioni di buon senso”

“Abbiamo sempre sostenuto che su questo tema la compattezza del territorio è fondamentale per ottenere risultati concreti – concludono i sindaci firmatari del documento che chiedeva l’audizione ovvero quelli di Arosio, Bovisio Masciago, Bregnano, Cantù, Carugo, Cermenate, Cogliate, Lazzate, Lentate sul Seveso, Mariano Comense, Misinto, Novedrate, Rovellasca e Vertemate con Minoprio – Da oggi si apre un capitolo nuovo in cui si lavora seriamente a soluzioni sostenibili per affrontare quello che è indiscutibilmente un grosso problema per migliaia di pendolari da una parte e per migliaia di residenti nei Comuni attraversati dall’attuale Milano-Meda. Abbiamo chiesto di quantificare i costi di una esenzione totale della tratta dal pedaggio, di illustrare gli scenari possibili e di lavorare su ipotesi che non si basino sul principio della residenza ma su quello dell’utilizzo di quel tratto di Pedemontana. Siamo fiduciosi che dal confronto su opzioni realistiche e concrete possano uscire soluzioni di buon senso per tutti”.

Bocca, invece, vuole la gratuità

Diversa, invece, la posizione del sindaco di Cesano Maderno, Gianpiero Bocca, che non era tra i firmatari della mozione ma ha partecipato alla commissione in quanto coordinatore dei sindaci della tratta B2, e ha ribadito la volontà di ottenere la gratuità.

“Ho ribadito la richiesta della gratuità per le migliaia di pendolari che quotidianamente percorrono la Milano-Meda e che al completamento della nuova autostrada rischiano di dover pagare il pedaggiamento. I cittadini di Cesano Maderno, al pari dei cittadini dei Comuni che si affacciano sulla tratta B2, da Lentate a Bovisio, stanno già pagando e pagheranno un costo molto alto in termini di vivibilità per i prossimi quattro anni con l’inizio delle cantierizzazioni già attive sul territorio. Ritengo che il pedaggiamento sia un costo economico ingiusto e irragionevole e che, oltretutto, si rifletterà negativamente sulla viabilità secondaria dei nostri Comuni, dato che, per evitare il pagamento del pedaggio, gli utenti sceglieranno di percorrere le strade interne, intasando la circolazione più di quanto già non avvenga oggi. Una situazione non sostenibile e che neppure le opere di compensazione viabilistica previste potranno mitigare”.

“Ci aspettiamo da Regione un’attenzione al problema del pedaggiamento”

Il primo cittadino cesanese ha ricordato che “già il 9 luglio 2024 il Consiglio comunale di Cesano Maderno aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno finalizzato a richiedere di non applicare il pedaggiamento. Durante tutti questi mesi, anche come coordinatore dei sindaci della tratta B2, abbiamo portato avanti questa istanza. Ci aspettiamo da parte dell’assessore Claudia Terzi, che ha mostrato sensibilità sul tema delle compensazioni destinandovi cospicue risorse, un’attenzione concreta anche al problema del pedaggiamento della tratta B2 che rischia di penalizzare i nostri cittadini e di ingolfare la viabilità secondaria soffocando i nostri Comuni”.

Ponti: “Eliminiamo il pedaggio”

Dello stesso avviso il consigliere regionale Gigi Ponti (Pd):

“I tanti sindaci delle province di Monza e di Como presenti hanno ricordato le preoccupazioni per la cantierizzazione dell’opera, specialmente per i riflessi che avrà sulla viabilità del territorio e per il futuro, per il pedaggiamento di una strada da sempre gratuita. Questa situazione spingerà migliaia di pendolari a cercare percorsi alternativi, congestionando oltre modo la viabilità locale con pesanti riflessi sulla qualità della vita, sulla sicurezza e sull’inquinamento dell’aria. E’ inoltre del tutto evidente come, a livello di tariffe, la previsione sia iniqua. Lo diciamo da tanto tempo, abbiamo raccolto circa 10mila firme contro il pedaggiamento, ma il presidente Fontana, fino a oggi, non ha trovato uno spazio per riceverci e farci sapere cosa intende fare. Occorre muoversi da subito, e, ancora una volta, chiediamo al presidente e alla Giunta regionale di attivarsi per avviare un tavolo di confronto con Cal spa, Autostrada Pedemontana lombarda spa, Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle finanze, per predisporre soluzioni tecnicamente idonee, da adottare con il parere favorevole del Cipess, mediante Patti aggiuntivi, per eliminare il pedaggio sulla tratta”.

Prossimo incontro a gennaio

L’appuntamento è a gennaio per un nuovo confronto che coinvolga anche Pedemontana Lombarda sulle possibilità tecniche di introdurre riduzioni per chi dovrà continuerà a utilizzare la tratta B2, come fa oggi con la Milano-Meda, per gli spostamenti quotidiani.