Non c’è pace per il 25 Aprile a Lentate
In protesta nei confronti dell’Amministrazione la sezione cittadina dell’Anpi ha organizzato un contro-evento.
Non c’è pace per il 25 Aprile a Lentate. In protesta nei confronti dell’Amministrazione la sezione cittadina dell’Anpi ha organizzato un contro-evento.
Nuovi screzi sul 25 Aprile
Sembrava che gli screzi del passato fossero stati lasciati alle spalle, invece evidentemente così non è stato. La nuova polemica ha portato i componenti dell'Anpi e diversi cittadini a celebrare la Liberazione davanti al Municipio questa mattina, non partecipando al salotto culturale in programma nel pomeriggio in piazza San Vito. I dissidi erano iniziati nel 2019, quando il sindaco Laura Ferrari aveva "annullato" la celebrazione del 25 Aprile, limitandosi alla deposizione della corona di alloro alla lapide della Resistenza. Già allora era stata organizzata una manifestazione alternativa e successivamente era nata la sezione cittadina dell’Anpi, guidata dall’ex sindaco Riccardo Brunati.
Nel 2020, in piena pandemia, la cerimonia si era svolta in modo molto semplice, mentre nel 2021 sembrava che i dissapori fossero passati, dato che alla celebrazione era intervenuta anche l’Anpi, in un clima disteso. E per quest’anno l’idea era di organizzare una manifestazione frutto di un percorso condiviso, con la partecipazione degli studenti delle scuole che hanno contribuito alla realizzazione del volume "25 Aprile 1945 - La Liberazione a Lentate".
Nuova polemica tra Anpi e Amministrazione
Ma qualcosa è andato storto. Un segnale di malumore si era già avvertito la scorsa settimana, quando il sindaco non aveva accolto la richiesta di Anpi di conferire la benemerenza civica all’ultimo partigiano lentatese, il 96enne Bruno Mottadelli, proprio durante la cerimonia della Liberazione. La conferma del contrasto è arrivata venerdì, quando il presidente Brunati ha diramato un comunicato in cui spiegava i motivi alla base della decisione di organizzare un 25 Aprile alternativo rispetto a quello celebrato nel pomeriggio in piazza San Vito, alla presenza degli studenti e degli storici Luisa Vignati e Gianni Oliva. Motivi spiegati anche questa mattina: "Il 12 aprile avevamo concordato il tutto, poi il 21 aprile abbiamo ricevuto una mail in cui si diceva che non era previsto l’intervento di Rosella Rivolta, ma di Luisa Vignati, tra l’altro collega del vicesindaco Matteo Turconi. La stessa Vignati, dopo aver parlato con il presidente provinciale di Anpi, ha chiesto di non essere inserita come relatore Anpi, ma a titolo personale. Anpi infatti, come associazione, è l’unica che può nominare i propri relatori nelle cerimonie".
"Mancanza di rispetto"
Brunati si è poi sentito telefonicamente con il sindaco e si è accesa una polemica, anche sui social, tra il vicesindaco e la consigliera di Cittadini per Lentate, Giada Nardozza. "Anche quest’anno il primo cittadino ha perso l’occasione per un confronto sereno - ha affermato Brunati - Abbiamo sempre cercato un rapporto proficuo, ma invece è stata dimostrata, ancora una volta, mancanza di rispetto, indifferenza e disprezzo". L’ex sindaco ha puntato il dito anche contro il libro sulla Resistenza, presentato proprio nel pomeriggio. "Un libro scritto da una persona molto vicina al vicesindaco e in cui vengono anneriti i nomi dei 43 partigiani lentatesi. Una scelta irrispettosa per chi ha combattuto per la libertà. A loro va l’onore delle armi. Solo il fatto che il libro sia stato presentato nelle scuole durante il Giorno del ricordo fa capire come l’intento dell’Amministrazione sia quello di far passare la Resistenza come una lotta tra bande. I partigiani hanno conquistato libertà, pace e democrazia". E tra il pubblico, ad ascoltare le sue parole, c’era l’ultimo partigiano lentatese, Bruno Mottadelli. Dopo l’intervento di Brunati, l’ex sindaco Rivolta ha letto le parole della senatrice a vita Liliana Segre legate alla Resistenza e all’attuale situazione in Ucraina, successivamente un mazzo di fiori è stato posato da alcuni bambini ai piedi della poesia di Piero Calamandrei, riportata sulla lapide all’ingresso del Municipio.
La replica del sindaco
"E’ una polemica strumentale, basata sulla forma e non sulla sostanza. Mi spiace che l’Anpi abbia perso l’opportunità di affrontare con maturità la ricorrenza del 25 Aprile -Il commento del sindaco Laura Ferrari - Ammetto che sulla locandina del 25 Aprile non è stato specificato che erano previsti questi interventi, ma ovviamente abbiamo fatto una sintesi del programma. Mi spiace che si siano aggrappati a dei miei errori, se così vogliamo chiamarli, di natura formale. Credo che sia più importante badare alla sostanza".