Cosa cambia

Nuove regole per chi vuole vendere o affittare in edilizia convenzionata a Vimercate

Sono rimossi i vincoli relativi al prezzo massimo di cessione o al canone massimo di locazione

Nuove regole per chi vuole vendere o affittare in edilizia convenzionata a Vimercate
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Novità per chi intende vendere o affittare una casa acquistata in regime di edilizia convenzionata a Vimercate. La Giunta ha approvato il 31 maggio la deliberazione con cui, in applicazione della normativa nazionale, sono rimossi i vincoli relativi al prezzo massimo di cessione o al canone massimo di locazione.

Nuove regole per chi vuole vendere o affittare in edilizia convenzionata a Vimercate

In sostanza, chi intende vendere o affittare una casa acquistata in edilizia convenzionata, trascorsi 5 anni dalla stipula della relativa convenzione di acquisto, può sottoscrivere con il Comune una nuova convenzione nella quale, a fronte del pagamento di un corrispettivo - calcolato in base alla quota millesimale dell’immobile e alla durata residua della convenzione di acquisto e poi ridotto del 50 per cento -, sarà libero di cedere o affittare l’immobile a prezzi di mercato e senza dover applicare il diritto di prelazione del Comune.

"Una buona opportunità per i cittadini"

Il corrispettivo può essere versato al Comune in unica soluzione o in quattro rate.

“Un provvedimento che adottiamo in ossequio alla normativa nazionale e che mostra come la tendenza del legislatore sia evidentemente quella di superare l’edilizia convenzionata come strumento per l’attuazione delle politiche abitative - è stato il commento del vicesindaco Mariasole Mascia, con delega alla Rigenerazione Urbana. Questo conferma la validità e la correttezza delle valutazioni poste dall’Amministrazione alla base di alcune delle proposte contenute nella variante parziale del Piano di Governo del Territorio alla quale stiamo lavorando. In ogni caso, per i cittadini proprietari di casa, questa misura rappresenta senz’altro una buona opportunità per accedere al mercato immobiliare in un momento storico particolarmente difficile, considerata anche la possibilità di diluire i pagamenti del corrispettivo dovuto al Comune su un arco temporale di 18 mesi.”

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