"Nuovi alberi, meno smog e vita nel Tarò": a Meda un 2023 positivo per l'ambiente
Soddisfatto Gianni Del Pero, presidente del Wwf Lombardia e Insubria.
A Meda si è concluso con un risultato prevalentemente positivo il «bilancio sull'ambiente» dell’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle. A tracciare un resoconto è il presidente del Wwf Lombardia e Insubria, Gianni Del Pero, che auspica notizie ancora migliori per il 2024.
Nuovi alberi a Meda: un 2023 positivo per l'ambiente
«La prima buona notizia è che siamo tutti più ricchi: il Wwf Insubria, in collaborazione con gli alunni della primaria Diaz e con la cooperativa La Brughiera ha regalato alla città 160 nuovi alberi e arbusti che cresceranno con gli studenti nei giardini delle scuole collegandosi alle altre aree di via Angeli custodi nelle quali sono state messe a dimora nuove piante superando quota 2000».
Non solo:
«Il Comune di Meda, con i fondi del Bilancio partecipato, finanzierà gli altri interventi previsti dal progetto di riforestazione urbana del Wwf: questo inverno verranno impiantati un frutteto, sempre nei giardini della scuola Diaz, e ulteriori alberature con filari di carpini nelle vie Angeli custodi, Pescarenico e De Gasperi».
Meno inquinamento
Passando all’inquinamento:
«La centralina Arpa ha chiuso il 2023 con 43 giorni di superamento dei limiti di legge per le polveri sottili Pm10 - prosegue - Non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo di avere aria respirabile tutti i giorni dell’anno, ma siamo messi molto meglio del 2015 quando la centralina segnalò addirittura 100 superamenti. I nostri stili di vita stanno cambiando, stiamo abbandonando i combustibili fossili e siamo più attenti a quello che bruciamo».
Passi avanti anche per quanto riguarda gli ossidi d’azoto:
«La centralina installata dal Wwf in collaborazione con Cittadini per l’aria ha registrato un valore di NO2 di picco di 28 µg/m3 con media annua di 21.5 µg/m3, il valore più basso degli ultimi 15 anni. Un risultato ottenuto con la drastica riduzione dei veicoli diesel».
La vita nel Tarò
Infine, una bella sorpresa:
«Il nostro bistrattato Tarò (che nel 2023 è tornato a “farsi sentire” con una piccola esondazione il 14 luglio e una ben più importante il 31 ottobre, che ha messo sott’acqua mezza città) è diventato un’oasi naturalistica particolarmente apprezzata da germani, folaghe, gallinelle d’acqua e qualche airone, per la rinnovata presenza di tanti pesciolini, e nei giardini limitrofi oltre allo scoiattolo rosso sono in aumento picchio rosso, picchio verde, cinciallegre, merli, gazze e cornacchie», conclude.