"Oltre il buio del massacro", ad Arcore una fiaccolata per Gaza
L'appuntamento è lunedì 28 luglio. Ritrovo alle 21 ad Arcore, in Largo Vela

Cittadini ed associazioni arcoresi promuovono una fiaccolata per Gaza e la pace per lunedì 28 luglio, con ritrovo alle ore 21 ad Arcore, in Largo Vela.
Una fiaccolata per Gaza
"Non possiamo e non vogliamo rimanere indifferenti e silenti davanti ad uno dei massacri più efferati che stanno avvenendo nella Striscia di Gaza e nei territori occupati dall’esercito israeliano - fanno sapere gli organizzatori - Donne e bambini sono coloro che pagano il prezzo più alto del conflitto. Accendere una luce è un modo per dire che non restiamo indifferenti e che c'è una comunità, la nostra, che vuol fare sentire la propria vicinanza a chi soffre, ha parso tutto e vive ogni giorno sotto le bombe, affamato ed ucciso, mentre attende un poci di acqua e cibo. Con una fiaccolata sappiamo di non poter cambiare gli esiti del mondo ma il silenzio e l’indifferenza sono altrettanto complici del crimine a cui stiamo assistendo. Invitiamo le istituzioni locali ad essere presenti e partecipi affinchè la politica possa attuare le dovute pressioni sul Governo italiano, sul Ministero degli Esteri, sugli ambasciatori, sull’Unione Europea per ribadire che la pace non solo è possibile, ma è necessaria per la sopravvivenza di troppe famiglie. Invitiamo tutte e tutti i cittadini a partecipare e a portare torce e fiaccole per illuminare le stade e il corteo".
"Fermiamo il genocidio del popolo palestinese"
L'obiettivo e il sogno, come spiegato dagli organizzatori per presentare la camminata silenziosa, è "un mondo senza guerre, un mondo dove i bambini non muoiano sotto le bombe, un mondo dove i popoli vivano in armonia e in pace. Siamo qui per Gaza, per noi, per l'umanità. Per fermare Israele e il suo governo, impegnato in un genocidio a Gaza e in un attacco terroristico contro l'Iran. Con le luci della fiaccolata vogliamo squarciare il buio della notte della democrazia, per chiedere al governo italiano di fermare Israele e il genocidio del popolo palestinese con un embargo sulle armi e con sanzioni politiche, diplomatiche".