Mobilitazione a Lissone

Operai in sciopero: "Azienda sorda alle nostre richieste. Non ci fermiamo"

Le sigle sindacali: "E' la prima volta nella storia che i dipendenti della Cleaf incrociano le braccia"

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Operai in sciopero davanti alla storica Cleaf di Lissone. Braccia incrociate per un centinaio di dipendenti che hanno deciso di manifestare davanti ai cancelli di via Bottego.

Operai in sciopero a Lissone

Questa mattina, venerdì 18 febbraio, un centinaio di dipendenti dell'azienda Cleaf di via Bottego hanno deciso di manifestare dopo i rifiuti della storica realtà di accogliere alcune delle richieste portate avanti dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.

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A partire dal 2019 sindacati e risorse umane dell'azienda hanno elaborato una serie di richieste, arrivate dai dipendenti che operano nei quattro stabilimenti dell'azienda, per avviare un percorso condiviso con la direzione aziendale per migliorare le condizioni contrattuali.

"L'azienda non ci ha ascoltato"

Accanto ai dipendenti anche i rappresentanti delle tre sigle sindacali Catalin Radu (Fillea Cgil), Davide Martorelli (Filca Cisl) e Andrea Baldo (Feneal Uil) che all'unanimità hanno voluto sottolineare come l'azienda non abbia accolto nessuna delle richieste che chiedevano l'istituzione di un premio di produzione da distribuire ai dipendenti, l'istituzione del ciclo continuo e la condivisione di indennità di turno e di mansione.

E' la prima volta nella storia che gli operai della Cleaf, una azienda in piena salute e leader nel settore, scendono in piazza per protestare. La società, nonostante il dialogo, non ha accolto nessuna delle nostre richieste. Quindi i lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione, lo stop agli straordinari e di tutte le flessibilità orarie e di cambio turno.

Questa la posizione unitaria delle tre sigle sindacali che hanno manifestato questa mattina davanti ai cancelli del sito produttivo nel rione Bareggia di Lissone. Sul posto anche i Carabinieri del Comando di via 25 Aprile.

La posizione dell'azienda

La Cleaf di via Bottego, dopo la notizia dello sciopero previsto per oggi (venerdì), ha precisato la sua posizione circa le richieste dei dipendenti e delle sigle sindacali.

Cleaf è un’azienda conosciuta e apprezzata dai professionisti del settore arredo e interior design di tutto il mondo. Nonostante questa posizione di rilevanza, negli ultimi due anni abbiamo vissuto un periodo di incertezza e difficoltà a causa della pandemia e dei continui rincari dei costi delle materie prime ed energia. Siamo in costante ascolto dei nostri collaboratori per mantenere e migliorare, ove possibile, le condizioni organizzative e retributive. Riteniamo però che attualmente non ci siano i presupposti per istituire un premio di risultato. Confidiamo che i nostri collaboratori sappiano valutare positivamente un comportamento che tenacemente si adopera per il mantenimento dell’occupazione e il benessere di tutti.

Aveva fatto sapere Andrea Martinelli, direttore industriale di Cleaf Spa.

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