Seveso, tratta B2

Pedemontana, bonifica nelle aree contaminate dalla diossina: le perplessità degli ambientalisti e delle liste civiche

"I lavori presentano un indubbio rischio ambientale e per la salute dei cittadini. La preoccupazione è giustificata e non può essere sottovalutata".

Pedemontana, bonifica nelle aree contaminate dalla diossina: le perplessità degli ambientalisti e delle liste civiche
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Pedemontana, bonifica nelle aree contaminate dalla diossina: le perplessità degli ambientalisti. In un documento le perplessità dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche della tratta B2 di Pedemontana (da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno)  - Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda, Legambiente Circolo Laura Conti Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano Maderno, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio, Cittadini per Lentate - in merito a quanto emerso dalla seconda seduta del “Tavolo permanente sui lavori di bonifica da diossina”.

Pedemontana: "La bonifica è un'operazione preliminare per un'autostrada inutile e dannosa"

A pochi giorni dalla seconda seduta del “Tavolo permanente sui lavori di bonifica da diossina” che si è tenuto il 9 luglio  al Centro visite del Bosco delle Querce a Seveso, ambientalisti e liste civiche della tratta B2 esprimono le  prime considerazioni sui contenuti dell’incontro e sugli aspetti che rimangono da approfondire ulteriormente.

"Vogliamo innanzitutto ribadire la necessità di un confronto costante e diretto tra le parti nel rispetto delle specificità dei ruoli di ciascun soggetto e ferme restando le diverse competenze e responsabilità di legge. Un confronto nell’interesse delle comunità locali su cui la nuova infrastruttura autostradale impatterà pesantemente.

Ricordano anche che "la bonifica è un’operazione preliminare per un’autostrada inutile e dannosa. Autostrada cui rimaniamo contrari per la sua insostenibilità economica ed ecologica e perché che non tiene debitamente conto delle ripercussioni sulla vivibilità dei territori che investirà".

La bonifica prevede otto lotti

Durante l’incontro del 9 luglio sono state rese note le principali informazioni tecniche che riguardano i lavori della bonifica dei terreni ancora contaminati dalla diossina dopo il disastro ambientale dell’Icmesa del 1976. "Lavori - fanno presente nel documento - con un indubbio rischio ambientale e per la salute dei cittadini. L’attenzione e la preoccupazione che la bonifica induce in ambito sociale è legittima e storicamente giustificata e non può essere sottovalutata".  Il Piano di bonifica prevede otto lotti. Sarà effettuato un monitoraggio “ante operam“ di circa dieci giorni per conoscere il livello di pulviscolo atmosferico (PM2,5 e PM10) e delle diossine a cantieri non avviati, costituendo la linea di riferimento con cui fare il confronto nel corso delle attività successive per gestire i rischi interferenziali verso il tessuto urbano circostante. Secondo quanto comunicato dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda (Apl), "dopo il monitoraggio seguirà la caratterizzazione chimica di dettaglio, stimata in due mesi di durata, l’accantieramento, la rimozione della terra contaminata, le analisi di validazione e la certificazione di avvenuta bonifica. La bonifica prenderà il via dai lotti 3 e 6, localizzati a Cesano Maderno. Nei fatti, Pedemontana vorrebbe iniziare l’asportazione di terreno a partire da settembre 2024".

I dubbi in merito all'intervento di bonifica

Stando ai gruppi ambientalisti e alle liste civiche della B2 "l'illustrazione tecnica sulla bonifica da diossina da parte di Apl e di Pedelombarda Nuova ha lasciato qualche buco informativo e generato alcune perplessità nella nostra delegazione. Per una garanzia maggiore, servirebbe un coinvolgimento e un’assegnazione di titolarità completa affinché Arpa e Ats abbiano anche il controllo effettivo e in tempo reale per poter decidere il blocco cantieri qualora con il monitoraggio in corso d’opera siano misurate concentrazioni anomale di polveri sospese e diossine - affermano -  Non possiamo quindi esimerci dal segnalare che permangono complessità sulla gestione della sicurezza dentro e fuori il cantiere, sulle ripercussioni viabilistiche in particolare durante le frequenti operazioni di trasporto terre, anche dovute alla preventivata concomitanza dei lavori sui diversi lotti, e non ultimo sui doveri di informazione alla cittadinanza coinvolta sia sulla presenza del cantiere, sia sui rischi residui che questo comporta".

"I rischi ci sono", nonostante le rassicurazioni

Per i gruppi i rischi ci sono, nonostante le rassicurazioni. Inoltre, mettono in evidenza che "la società  Autostrada Pedemontana Lombarda non ha saputo quantificare il numero degli alberi che dovranno essere abbattuti e smaltiti come rifiuti per consentire la bonifica e non è stato illustrato alcun dato numerico per gli alberi interessati dal disboscamento sui due ettari di Bosco delle Querce per ampliare il sedime stradale. Nessun ente competente dal punto di vista naturalistico è stato citato come consulente per questi aspetti delicati che impattano sul sistema ambiente e sulla vita della fauna". Va posta l'attenzione "sulle compensazioni forestali e sull'utilizzo dei fondi che dovranno essere resi disponibili per questo da Pedemontana".

La disponibilità di Apl per incontri organizzati dalle Amministrazioni

Rispetto, poi, "alla necessità di restituire alla cittadinanza un livello di informazione adeguato e di consapevolezza di cosa comporteranno le operazioni di bonifica, Apl si è dichiarata disponibile per incontri organizzati dalle Amministrazioni". I gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 concludono confermando di essere disponibili al confronto "con tutti gli attori coinvolti. Ci auguriamo che siano prese in adeguata considerazione anche eventuali nostre richieste di convocazione dell’assise, riconoscendo così ai portatori di interesse locali l’autorevolezza che deriva dalla lunga e qualificata esperienza ambientale nonché dalla conoscenza del territorio coinvolto".

 

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