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Pedemontana: contro la "D breve" una petizione europea e un'indagine della Commissione

Gli amministratori del Vimercatese a Bruxelles per incontrare i parlamentari europei: definite una serie di azioni per provare a fermare l'opera.

Pedemontana: contro la "D breve" una petizione europea e un'indagine della Commissione
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Una petizione europea, la possibilità di un'indagine da parte della Commissione e una serie di interrogazioni presentate dagli europarlamentari.

I sindaci al Parlamento europeo

Questo è quanto hanno portato a casa dal viaggio a Bruxelles i sindaci e gli amministratori dei Comuni del Vimercatese interessati dal progetto della tratta "D breve" di Pedemontana da Vimercate ad Agrate. Quattordici i comuni interessati.

Presenti anche il Comitato di cittadini e il Parco Pane

Presenti anche il comitato di cittadini "Fermiamo ecomostro tratta D breve", rappresentato dalla portavoce Manuela Meloni, e il Parco Agricolo Nord Est all'interno del quale dovrebbe passare il tracciato della "D breve".

Un viaggio lampo, per un incontro che si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 23 gennaio, con i parlamentari europei Brando Benifei (Pd), Maria Angela Danzì (M5S), Piernicola Pedicini (Verdi) e del gruppo di Azione.

Il sindaco di Bellusco: "Indagine della Commissione Europea"

"Rientriamo da Bruxelles con l'impegno degli onorevoli ad approfondire seriamente la questione Pedemontana ed in particolare la D breve, che non può essere una variante ma un nuovo progetto di tracciato - ha commentato il sindaco di Bellusco, Mauro Colombo - All'ordine del giorno: l'impegno a sostenere e seguire l’iter di una petizione europea con la raccolta firme da parte del locale comitato Ferma Ecomostro; l'auspicio dell'apertura di un'indagine da parte della Commissione Europea per verificare se vi siano alternative a questo progetto e se sia esso compatibile con le norme europee; la disponibilità a depositare un'interrogazione".

Il sindaco di Agrate: "Viaggio molto proficuo, ora la petizione"

"E' stato un viaggio molto proficuo - ha aggiunto il sindaco di Agrate,  Simone Sironi - Abbiamo portato all'attenzione dell'Europa una questione che non era probabilmente percepita nella sua interezza. E abbiamo definito una serie di azioni concrete, trovando grande interesse  e disponibilità da parte dei parlamentari, non solo del centrosinistra. Fondamentale sarà anche la petizione, che viene avviata immediatamente e  che, attraverso il Parlamento, consentirà di portare la questione di  D breve direttamente all'attenzione della Commissione europea. A questa si aggiungeranno anche una serie di interrogazioni da parte dei parlamentari che toccheranno anche la questione del finanziamento da parte della Bei, la Banca europea degli investimenti".

Il consigliere di Vimercate: "Ribadita l'inutilità dell'opera"

"E' stata una giornata intensa - ha dichiarato Daniele Dossi, consigliere di Vimercate incaricato dal sindaco Francesco Cereda a rappresentare l'Amministrazione comunale - Dopo averne discusso in ogni sede da ormai qualche anno a questa parte, abbiamo portato le nostre ragioni contro la Tratta D Breve anche al Parlamento Europeo. Davanti ad alcuni eurodeputati e a rappresentanti di gruppi parlamentari (Benifei, Pedicini, Danzì e Caterina Avanza) abbiamo ribadito quanto la D Breve sia inutile, quanto sia dannosa per l’ambiente ma soprattutto che con l’opera intera genera (e sta già generando) un enorme debito pubblico che cadrà dritto sulla testa delle giovani e future generazioni. Confidiamo nel supporto dei nostri eurodeputati per mantenere alta l’attenzione su Pedemontana anche in sede europea tramite tutti gli strumenti a loro disposizione, anche sollecitando la Banca Europea degli Investimenti a valutare l’eventuale ritiro del finanziamento pattuito in quanto la D Breve sembra essere sempre di più un nuovo progetto e non una semplice variante al tracciato originario".

L'europarlamentare 5 Stelle: "Fallimento delle politiche di programmazione"

"La Tratta D-Breve non è una variante ma un nuovo tracciato: non si può calare sulla testa di un’intera comunità un progetto simile senza avere fatto un dibattito pubblico - ha aggiunto l'europarlamentare 5 Stelle Mariangela Danzì - I sindaci lombardi contrari alla "Tratta D-Breve di Pedemontana" sono venuti a Bruxelles con le fasce tricolori per cercare un ascolto e un supporto che non hanno avuto in Italia. La loro richiesta di intervento dell'Europa è il segno del fallimento di tutte le politiche di programmazione, il simbolo della perdita di tempo e di soldi pubblici per il mancato coinvolgimento degli enti locali nelle decisioni di forte impatto sulle persone e sull'ambiente come avverrebbe in questo caso".

Il Comitato sta raccogliendo le firme per una petizione, come detto, strumento di partecipazione diretta da parte dei cittadini dell'Unione, che verrà poi presentata alla Commissione petizioni, di cui è membro anche Danzì.

"Sosterremo la petizione perché ci sia un'indagine da parte della Commissione per verificare se vi siano alternative a questo progetto e se sia esso compatibile con le norme europee: depositerò in questo senso anche un'interrogazione - ha concluso l'europarlamentare - Attraverso i nostri rappresentanti regionali e locali faremo un accesso agli atti per verificare tutte le procedure".

 

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