Triuggio

Piano attuativo di Canonica «da rivedere»: «Valorizziamo la parte alta della Chiesuola»

L’avvocato Umberto Grella ha inviato due osservazioni in Comune per modificare il progetto di recupero

Piano attuativo di Canonica «da rivedere»: «Valorizziamo la parte alta della Chiesuola»
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«Facciamo uno sforzo in più per valorizzare il piano di recupero della Chiesuola e del Molinaccio a Canonica».
L’avvocato Umberto Grella, professionista di Canonica, ha inviato all’Amministrazione comunale due osservazioni sul Piano attuativo adottato a settembre in Consiglio comunale a Triuggio. Grella, di recente nominato consigliere per Europa dello studio legale Maheshwari di New Delhi, chiede un salto di qualità in merito al progetto che prevede il recupero di un’area a Canonica in stato di abbandono da settant’anni.

Piano attuativo di Canonica «da rivedere»: «Valorizziamo la parte alta della Chiesuola»

«Conosco e frequento Canonica Lambro da 56 anni, una gemma nel territorio della Brianza. Qui sono nato, ho vissuto e ho poi insediato la sede del mio studio di avvocato amministrativista esperto anche in diritto dell’Unione Europea - spiega l’avvocato Grella - Ho avuto la fortuna di compiere l’esperienza di assessore ai Lavori pubblici nel 1990-1995 e in quel periodo di riordinare con il sindaco Gianfranco Mattavelli il nucleo storico di Canonica Bassa, salvando le piante secolari e disponendo la forma ordinata e preziosa dell’arredo urbano che oggi permane e che mette in evidenza l’originario impianto urbanistico del ‘600 del Borromini. In quel periodo è stato anche attuato il recupero del complesso dello Stallaccio e del borgo antico dal ristorante Fossati in poi. Ora vedo con piacere che la proprietà Taverna, finalmente, anche a seguito di alcuni stimoli e suggerimenti ricevuti, si è convinta a presentare un piano attuativo per attivare il recupero del Molinaccio e della Chiesuola. Ottima notizia, è da troppo tempo che queste porzioni storiche attendono un serio rilancio, anche nella direzione del turismo sostenibile che crea posti di lavoro e valorizza il nostro pregiato territorio».

«Il piano attuativo presentato nel complesso mi sembra ben impostato ed equilibrato, la parte relativa al Molinaccio quella più convincente. Mi lascia, invece, perplesso l’intervento sulla parte alta della Chiesuola, sottoposta a vincolo storico-artistico-monumentale e paesistico - sottolinea Grella - E’ una parte molto visibile dalla pubblica via scendendo da Triuggio, direi un quadro scenografico naturale, un dipinto senza cornice, dove occorre intervenire con la precisione di un orafo e con il massimo dell’attenzione e dell’impegno. Invece ho visto sugli elaborati del piano adottato una soluzione planivolumetrica un po’ troppo sbrigativa e generica. Non contesto l’idea di spostare 900 metri cubi dal Molinaccio verso l’area della Chiesuola. Per certi versi questo spostamento innesta anche uno stimolo progettuale e creativo molto positivo, rendendo necessario modificare e innovare i precedenti consolidati e storicizzati equilibri architettonico-compositivi del contesto. Però visto il planivolumetrico presentato per questa parte occorre fare uno sforzo in più. Decisamente. Lo chiedono gli atti ufficiali, in particolare il decreto impositivo del vincolo storico artistico su Canonica Bassa. Lo chiedono certamente anche il Parco regionale della Valle del Lambro e la commissione del paesaggio, che ha espresso un parere critico-negativo (“Per quanto concerne la valutazione paesaggistica le tipologie proposte e le scelte materiche non appaiono in linea con l’anzidetta storicità e caratteristiche del locus. Si auspica una soluzione di maggior coerenze e di dialogo con il citato contesto storico”, ndr). Lo chiede il buon senso. Lo chiede l’amore che tutti, e penso anche i consiglieri comunali in carica, nutrono per questa porzione pregiata del nostro territorio comunale».

Due ipotesi progettuali

A titolo collaborativo Grella ha dunque trasmesso al Comune e ai consiglieri due ipotesi progettuali (altre saranno trasmesse in questi giorni, ndr) «redatte con l’ausilio di amici, un architetto e un geometra, per coniugare con grande armonia e buon gusto il moderno e l’antico. Entrambi, per amicizia nei miei confronti ma anche per alto senso del dovere professionale, vi offrono gratuitamente questo contributo prezioso che aiuterà e arricchirà il vostro dibattito. Ve li trasmetto come stimolo positivo per il vostro prezioso lavoro di consiglieri comunali, con tutte le responsabilità che esso comporta».

«Il bene monumentale della chiesuola, come parte di un unicum che fonde la storica opera costruttiva dell’uomo con il suggestivo contesto naturale e con il paesaggio naturale circostante preesistente, è un bene prezioso e irripetibile, merita uno sforzo progettuale maggiore - prosegue Grella - I consiglieri comunali, nel loro importante compito, si assumano la responsabilità di chiedere soluzioni progettuali migliorative. E’ un loro dovere morale e politico, anche traendo spunto da queste mie osservazioni che li stimolano a ben esercitare la loro funzione. Non si dica che poi nella fase esecutiva si chiederà qualcosa di più e di meglio. Accà nisciuno è fesso direbbe il Principe Antonio de Curtis in arte Totò. Il rinvio a fasi, che poi diventa difficile controllare, è una risposta debole, tutti sanno che quello che conta è il piano attuativo approvato, che fissa linee e composizioni volumetriche e architettoniche indelebili che poi difficilmente possono essere alterate, se non rifacendo tutto un complesso e faticoso iter amministrativo di esame da parte dei numerosi enti coinvolti già svolto per diversi mesi, nel caso in esame vi è già stato un confronto ampio, persino un tavolo tecnico con la presenza della Soprintendenza, quindi non è credibile affermare che nella fase di presentazione dei progetti edilizi sarà facile cambiare qualcosa. Sarà certamente più semplice e più comodo adagiarsi sul planivolumetrico già approvato. Lo sforzo va, quindi, fatto adesso. Esattamente come disse Jacqueline Kennedy “Abu Simbel now or never” ai tempi dell’impresa di Abu Simbel, convincendo il marito John Kennedy a una mobilitazione internazionale che reperì i fondi per spostare a quota più elevata i celebri templi egiziani minacciati dalla diga di Assuan e dall’innalzamento delle acque. Ecco ora occorre dire ad alta voce “Chiesuola now or never”».

«Tutto ciò premesso, quindi, chiedo che il Consiglio comunale deliberi di richiedere la modifica del piano attuativo in questione per quanto attiene alla porzione prevista come nuova edificazione nell’edificio retrostante la Chiesuola, in modo da presentare un programma urbanistico di più elevata qualità compositivo-architettonica e più allineato ai contenuti del vincolo storico-artistico-monumentale ivi esistente, ulteriormente confrontandosi con il parere critico reso dalla commissione del Paesaggio e le proposte planivolumetriche alternative, nonché altre che dovessero pervenire. E di rinviare l’approvazione del piano attuativo al momento successivo alla presentazione di proposte planivolumetriche migliorative e alternative della parte afferente alla Chiesuola tra cui l’alto consesso civico possa con maggiore tranquillità e coscienzioso senso del dovere effettuare la scelta finale» conclude Grella.

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La Chiesuola di Canonica, abbandonata da settant’anni.

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La prima soluzione progettuale presentata in Comune dall’avvocato Umberto Grella

la prima soluzione progettuale presentata in Comune dall’avvocato Umberto Grella

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La seconda soluzione progettuale presentata in Comune

La seconda soluzione progettuale presentata in Comune

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