Seregno

"Ricordare per combattere l'indifferenza"

Celebrata la Giornata della memoria con la posa della nona Pietra d'inciampo in memoria di Luigi Battista Somaschini, internato militare assassinato nel 1944

"Ricordare per combattere l'indifferenza"
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A Seregno nella Giornata della memoria collocata in via Cavour, all'angolo con vicolo Rose, la nona Pietra d'inciampo in memoria del  seregnese Luigi Battista Somaschini.

Celebrata la Giornata della memoria

Nel pomeriggio di oggi, sabato 27 gennaio, in via Cavour è stata collocata la Pietra d'inciampo per ricordare Luigi Battista Somaschini, internato militare italiano morto assassinato a Norimberga il 22 febbraio del 1944. Abitava in centro, a poca distanza dal luogo dove è stata posata la pietra ideata dall'artista tedesco Gunter Demnig come omaggio a quanti fra ebrei, rom e internati militari sono stati deportati nei campi di sterminio e di internamento della Germania nazista e non vi hanno più fatto ritorno.

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La posa della Pietra d'inciampo per ricordare

La cerimonia si è aperta alla Cà Bianca, al civico 81 di via Trabattoni, dove sono presenti le cinque Pietre d'inciampo che ricordano la famiglia Gani, le prime a essere posate in città nel 2019. Il corteo ha poi raggiunto piazza Libertà, con un omaggio floreale all'ottava pietra dedicata al capitano Giovanni Re. Infine la posa in via Cavour, in un momento di profonda emozione accompagnato dai canti degli allievi di Cartanima. Era presente anche Francesco Mandarano del Comitato provinciale Pietre d'inciampo.

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"Ricordare per combattere l'indifferenza"

"Quando non si dimentica un nome, non si dimentica una storia - ha affermato il sindaco, Alberto Rossi - Queste sono nove storie di slanci di umanità incredibili e bellissimi. Abbiamo il dovere di ricordare perché possa cambiare qualcosa di noi, la storia è fatta dalla storia di ciascuno di noi, nella quale si intersecano vittime, carnefici e indifferenza. La quotidianità ci dimostra che nella nostra comunità non possiamo dare nulla di scontato. Con queste storie ci chiediamo come sia possibile che questo male torni e che non accada più. Ricordiamo la grandezza delle loro scelte perché non possiamo fare finta di nulla. Ricordare per combattere l'indifferenza".

 

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